Imbrattato il Cam di Largo Paolo Grassi…e già ripulito

Dopo due mesi dal primo cleaning nazionale Largo Paolo Grassi è stato vergognosamente rimbrattato la sera di domenica 21 luglio. Fortunatamente il monumento alle “Caduti per servizio” è rimasto pulito ma il CAM di Corso Garibaldi è stato pesantemente danneggiato.

Sui muri erano presenti le seguenti Tag: OAS, PTS, SNEG.

Anche la vetrina del Credito Valtellinese è stata interessata da una scritta tolta con un diluente: SNEG.

Un ringraziamento a Maurizio ed Enza che hanno prontamente accettato la sfida di combattere il degrado.

Ecco il diario dell’intervento condotto dai due volontari che hanno permesso di ridare dignità a una piazza del centro di Milano:

- ore 9.00 incontro con Enza munita di rulli acqua e pennelli
- ore 10.00 terminato di ricoprire le tag chiaccherando amabilmente
- 1 kg vernice utilizzata (rimane tre quarti di barattolone nel ripostiglio)
 
Umanità incontrata:1)Dott. che è con noi moralmente(e non prende pennello) 
                                      2)Grafico della zona che quando andrà in pensione ci aiuterà(Ha preso pennello per un istante)
                                      3)Solito arrabbiato che dice che perdiamo tempo e dovrebbero punire i responsabili.
                                      4)Nullafacente minus habens adulto che dice che tanto  io sono writer e risporco .
                                       5)Barbone della zona innocuo.
 
Enza fa anche del Guerrilla Gardening(sul bordo del monumento, fiori vari)
Monumento intonso senza tag.

 

Di seguito le foto del prima e del dopo:

 

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4 Responses to Imbrattato il Cam di Largo Paolo Grassi…e già ripulito

  1. luca Rispondi

    25 luglio 2013 at 16:56

    Purtroppo ben sanno che nessuno gli fa nulla, quindi in pratica questi sedicenti pseudo artisti annoiati dalla vita si divertono così. Cosa poter fare? Leggi servono solo ed esclusivamente leggi che ogni qualvolta che uno di questi signori viene sorpreso sul fatto gli si fa ripulire a sue spese tutto il quartiere. Allora a quel punto sono sicuro che un minimo di voglia gli passi. Inoltre bisogna mettere sotto stretta sorveglianza i negozi dedicati alla vendita di queste bombolette che e ben chiaro che servono per imbrattare muri e mezzi pubblici e non per decorare la casa.
    Altrimenti qualsiasi sforzo civico risulta vano in un paese dove gli incivili spesso vengono idolatrati

  2. Luciano Rispondi

    25 luglio 2013 at 23:37

    Non avrei potuto intervenire in quanto appena operato per problema oculare, ma anch’io ringrazio Maurizio ed Enza per la solerte operazione di ripristino del Cam; ero presente in occasione del cleaning day del 26 maggio scorso e sono pronto all’appello, alla prossima occasione, per ricoprire il minimo sfregio a quelle mura.
    Ciao a tutti.

  3. davide Rispondi

    30 luglio 2013 at 08:26

    chapeau per gli interventi, ma se non si fa nulla dalla parte della repressione che deve essere feroce e non si individuano questi imbecilli (che sono SEMPRE GLI STESSI!!!!!!) ANDREMO AVANTI A RIPULIRE/REIMBRATTARE ALL’INFINITO!

  4. Luciano Rispondi

    2 agosto 2013 at 22:55

    Sono transitato casualmente, un paio di giorni fa, nei pressi della Distilleria Branca (cleaning day del 28 Giugno), e con sollievo ho constatato l’assenza di nuovi imbrattamenti su tutta la superficie da noi ripulita. Non sono al corrente di interventi postumi del personale della Branca, presso i cui locali erano stati lasciati alcuni secchi con residui di vernice utilizzata per rimediare, nel caso, a nuove tags che potessero comparire dopo l’operazione suddetta.
    In ogni caso, è una conferma dell’idea che la cancellazione veloce può indurre i writers a non ritaggare i muri, o comunque a ritardarne progressivamente i tentativi.
    Saluti e buone vacanze a tutti.

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