Un graffito e un incontro a Pistoia i writer della Primavera araba

I due artisti egiziani, in città per realizzare un’opera, incontreranno il pubblico sabato 26 al circolo di Bonelle dalle 18 alle 23

Saranno Aya Tarek ed El Teneen, due writer egiziani protagonisti della Primavera araba, a realizzare un’opera d’arte sulla parete concessa dal Comune all’entrata del mercato Ortofrutticolo di via dell’Annona, a Pistoia. I due artisti, che saranno in città fino al 29 ottobre ospiti dell’Associazione culturale PoienLab, saranno anche ospiti di un incontro con proiezione del video “Another breach in the wall: suoni e colori della Primavera araba”, in programma sabato 26 ottobre al circolo di Bonelle di Pistoia, dalle 18 alle 23. L’evento è organizzato da PoieinLab in collaborazione con l’Associazione Culturidea, la cooperativa Pantagruel e l’Arci. All’incontro sarà presente anche la giornalista Elisa Pierandrei, che presenterà il suo ebook “Urban Cairo: la primavera araba dei graffiti” (edizioni Informant).

Aya Tarek è una giovane artista, 24 anni, che ha iniziato a realizzare graffiti quando ne aveva soltanto 18, trasformando le strade affollate della sua città in una galleria all’aperto da lei stessa curata. Calligraffiti arabi, pop art, miniature persiane, e non ultimi i poster del cinema realizzati fra gli anni ’60 ed ’80 da suo nonno Hassan Ibrahim, sono i motivi da cui trae ispirazione. Oggi Aya Tarek è una delle street artist egiziane più originali ed apprezzate, ed ha preso parte a diversi festival internazionali, fra cui CityLeaks 2013 a Cologne, in Germania.

Di El Teneen (che in arabo significa dragone), invece, poco si sa. Usa uno pseudonimo e ha scelto di restare anonimo. I suoi stencil sono apparsi per la prima volta nelle strade del Cairo, con la rivoluzione del 25 gennaio 2011. Sempre al servizio di una provocazione moderata, parlano di parità dei sessi e criticano il fondamentalismo islamico e lo strapotere dei militari.

La street art in Egitto è stata, e continua ad essere, la protagonista della necessità di cambiamento. I giovani graffitari del più popoloso dei paesi arabi sono convinti che la loro arte debba avere un ruolo nel risvegliare le coscienze della gente. Dopo l’inizio della Primavera araba, nel 2011, tanto si è parlato di loro che sono stati un vero fenomeno perché impegnati nelle strade in un paese pieno zeppo di divieti. Nei loro graffiti, gli street artist egiziani hanno dimostrato nel tempo una enorme capacità di analisi e critica dell’attualità, contribuendo alla spinta decisiva verso il cambiamento. Oltre a regalare alle loro città suggestive opere d’arte in spazi pubblici.

Articolo apparso su La Repubblica il 23 ottobre 2013 al link http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/10/23/news/street_art_egitto-69286715/

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