“Bisogna educare i giovani al bello con un corso popolare di graffiti “

L’intervista  a Flavio Caroli, critico d’arte: se il Comune è interessato la prima lezione la faccio io

Gli esempi Partirei da Jean-Michael Basquiat e da Keith Haring, che era colto studiava fenomenologia e leggeva i testi di Eco I talent. Se scoprissi un artista meritevole lo sosterrei a chi sporca direi di non rovinare la bellezza di questa città.

«Che cosa direi a un giovane che imbratta i muri con le scritte? Per cortesia, non rovinare la bellezza di questa città che è di tutti noi e che appartiene anche a te». Flavio Caroli, storico dell’arte, è un cultore del bello e un grande estimatore dei graffitari. Ma non lesina critiche a chi dissemina i muri della città con scritte che nulla hannoa che vedere con l’arte.
Professore, a Milano, città in cui lei vive, gli imbrattatori imperversano. E parallelamente all’opera del Comune, adesso partono anche iniziative dal basso per ripulire i muri ed educare al bello i giovani. Che cosa ne pensa? «Sono un grande sostenitore di queste iniziative, vanno fatte per dare l’esempio e far capire ai giovani la differenza che passa tra un buon graffito e un imbrattamento». Che cosa farebbe per educare i giovani al bello? «Io una mia idea ce l’ho,e vorrei lanciarla al sindaco Giuliano Pisapia e all’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno».
E di che si tratta? «Sarebbe interessante organizzare un corso popolare di storia dei graffiti, dedicato ai giovani che spesso non sanno nulla di quest’arte. Un corso così farebbe bene a molti e se il Comune è interessato mi candido io a tenere la prima lezione».
E da dove partirebbe per la lezione numero uno? «Da due grandi artisti come Keith Haring che ho conosciuto a New York nel ’79 e Jean-Michel Basquiat, che ho incontrato per la prima volta nell’81. Ai giovani vorrei far capire che i graffitari erano persone sensibili, colte e raffinate. Keith Haring, ad esempio, dipingeva ma in contemporanea studiava fenomenologia e leggeva i testi di Eco». Quindi alla politica dei divieti lei preferirebbe quella dell’educazione, come fanno le persone che hanno ripulito la scuola “Pascoli”.
«Certo, tutti sappiamo,e il ’68 ce lo insegna, che i divieti sono fatti per essere violati. Se si proibisce di fare graffiti sui muri, i ragazzi li fanno apposta perché amano essere contro.È nella loro natura».
Ha ancora senso creare delle aree ad hoc dove i giovani possono disegnare liberamente sui muri? «No, i luoghi deputati non servono, vengono immediatamente considerati dei ghetti e i giovani li rifiutano».
Dunque, arma vincente è per lei l’educazione al bello? «Sì,e la conferma viene da chi dà il buon esempio ripulendo i muri, dimostrando che il degrado richiama ulteriore degrado. Mentre il bello, anche se si fa fatica a difenderlo, diventa un esempio vincente. La gente ha sete di bellezza. E le code a Palazzo Marino per vedere la “Madonna di Foligno” di Raffaello sono una conferma».
Professore, non crede che tra gli imbrattatori potrebbe esserci anche un giovane di talento? «Se c’è, va valorizzato. Io per primo, se scoprissi tra loro un artista meritevole, lo sosterrei. Altrimenti gli direi: se vuoi fare il graffitaro ma non sei bravo, studia, esercitati e, nel frattempo, non rovinarei
muri della tua città. La bellezza è di tutti, rispettala».

 

Articolo di LAURA ASNAGHI apparso su La Repubblica del 2 dicembre 2013.

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One Response to “Bisogna educare i giovani al bello con un corso popolare di graffiti “

  1. NONNA VINC Rispondi

    3 dicembre 2013 at 14:58

    Flavio Caroli
    Grazie.. il suo apprezzamento alla fatica “inimmaginabile” che i volontari stanno affrontando, ogni giorno per far capire a tutti, sia alla gente comune, sia alle istituzioni lente, che “il diritto alla bellezza non può prescindere dall’impegno individuale e dall’accettazione alla devastazione e al degrado” è consolatorio.
    Siamo determinati, tanti e molto determinati, ma anche facili prede delle delusioni, quando non si innestano meccanismi di intervento dove si dovrebbe e si potrebbe. Con ammirazione Nonna Vin

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