Bologna – VALORE DOPPIO
Dopo una settimana di ‘studio’, la squadra ‘antigraffiti’ creata dal Comune è entrata in azione ieri mattina a cominciare dalla zona di via Azzo Gardino, per pulire i muri del giardino 11 Settembre e gli altri edifici dell’area della ex Manifattura tabacchi. E dal 2014, dopo aver lavorato per rimuovere le scritte da diversi palazzi pubblici del centro, passerà alle scuole, mettendo i pennelli in mano anche gli allievi delle elementari e le medie. IL PROGETTO, finanziato dal Comune con 500.000 euro e finalizzato al reinserimento di persone svantaggiate (e formate con un corso), porterà interventi anche su Archiginnasio, teatro Comunale, Palazzo Baciocchi, ex basilica di Santa Cristina e Museo Morandi, Montagnola e scalinata del Pincio. I lavori proseguiranno nei prossimi mesi, interessando sedi di quartiere e del Comune, teatri, scuole, biblioteche, musei, a partire dal centro storico. I GRAFFITI, come ricorda una nota di Palazzo d’Accursio, vengono prima rimossi con prodotti specifici, poi la superficie viene ritinteggiata e infine si applica una vernice protettiva che renderà le eventuali prossime (ma probabili…) rimozioni più semplici. Contro il vandalismo grafico, aggiunge l’amministrazione comunale, in città si stanno attivando imprese, commercianti e cittadini. Il Comune, da parte
sua, ha fatto la scelta di non selezionare ditte specializzate, ma di coinvolgere tre cooperative sociali (Fare mondi di Piazza grande, Verso casa e It2), che da anni lavorano sul territorio, «costruendo così una preziosa occasione di inclusione sociale e di reinserimento al lavoro di persone svantaggiate». DALL’INIZIO dell’anno prossimo il team di pulitori lavorerà anche per sistemare i muri delle scuole, dove i bambini e i ragazzi delle elementari e delle medie saranno coinvolti in attività sul decoro urbano, e parteciperanno direttamente alla riqualificazione e la pittura. LE METODOLOGIE di intervento sono state concordate dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, che ha collaborato con i tecnici del Comune. Come detto, i lavori sono svolti dai dipendenti di tre cooperative sociali, con la collaborazione del Centro Antartide, che cura le attività educative e di comunicazione. Persone fino a ieri senza lavoro, inserite in percorsi di reinserimento lavorativo e sociale, che vengono da periodi di difficoltà, disoccupazione, detenzione. Ieri, dunque, sono entrate in azione accompagnate dai supervisori dello Studio Leonardo.
Articolo apparso il 12 dicembre 2013 su il Resto del Carlino
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