Famiglia Comasca, mille euro al nucleo antigraffiti

La Famiglia Comasca scende in campo contro i writers. Il sodalizio di via Bonanomi, presieduto da Piercesare Bordoli, ha decito di aiutare l’associa zione “Per Como pulita”, ossia il nucleo di volontari antiwriters attivo da tempo in città. Lo ha fatto ufficialmente ieri, con un assegno di mille euro e con promessa di incoraggiare il lavoro della commerciante Anna Ballerini, leader del gruppo, e i suoi associati. «Abbiamo deciso di sostenere con forza il suo lavoro di pulizia della città ha detto Bordoli – Pertanto, abbiamo lanciato un appello ai nostri soci per dare concretamente una mano ai volontari nel loro lavoro di pulizia delle facciate delle vie di Como imbrattate dagli ignoti graffitari. Si può aiutare “Pe r Como pulita” non solo con l’olio di gomito, ma anche con donazioni di denaro e di materiali». Ogni anno l’associazio ne spende in pennelli, vernici e affini circa 8mila euro. Nel 2013, il Comune ha contribuito con 2.500 euro per un triennio. Tutti, però, già spesi. All’inizio di giugno, il sodalizio ha chiamato a raccolta i comaschi per ridipingere le ringhiere lungo il Cosia. Analoga mobilitazione lancerà, forse già settimana prossima, per una “due giorni” in tensa: lo scopo è rimettere in sesto la stazione di Como San Giovanni, preda di un insopportabile degrado. «Fa piacere aiutare i comaschi che amano la loro città – ha commentato ieri Bordoli – In un certo senso “Per Como pulita” raccoglie un testimone già lanciato da noi. Nel lontano 1992, con un convegno e un opuscolo, lanciammo l’azione “Per una città più pulita”. E non dimenticate l’oper azione “Città murata” per salvare dal degrado i vecchi stabili del centro. Grazie a mutui agevolati dell’allo ra Banco Lariano, ne recuperammo una ventina». La Famiglia Comasca lancia un appello anche ai writer: «Mi stupisco che ci sia chi li considera artisti ha detto Bordoli – Ma li attendo a braccia aperte, sono aperto al dialogo. Vorrei capire cosa li spinge. In tempi di crisi, spiace vedere tante energie sprecate. Buttano via tempo e denaro, e impegnano altri in onerosi lavori di ripulitura. Alla faccia di chi soffre la fame o non arriva a fine mese. Anziché imbrattarla, aiutino a sistemare la città». Il mese scorso, l’associazione ha ridipinto le ringhiere lungo il Cosia.

Articolo apprso sul Corriere della Sera del 30 luglio 2014

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2 Responses to Famiglia Comasca, mille euro al nucleo antigraffiti

  1. Francesco Casartelli Rispondi

    6 settembre 2014 at 09:21

    Ho provato a cercare il contatto dell’associazione “Per Como pulita” menzionata nell’articolo, ma non sono riuscito a trovarlo, qualcuno per caso può aiutarmi?

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