Lettera al Questore e al Prefetto di Campobasso

Egregio Signor Questore e Signor Prefetto,
la situazione di Campobasso è drammatica in termini di decoro e vi chiediamo cosa pensate di fare in merito.
Onestamente riteniamo alquanto inverosimile che un soggetto che si firma “Pensa” possa agire indisturbato realizzando scempi che richiedono ore e in pieno centro: vedi l’edicola in Piazza Prefettura, il muro in pietra dell’assessorato all’agricoltura e l’ex Istituto Pertini in via Roma.
E’ evidente che attende solo che un edificio sia vergine per lasciare la firma della sua idiozia, come e’ evidente che altre firme si sfidano nella “gestione” del territorio.
Domande  che ci siamo sempre posti sono le seguenti: qual e’ l’occupazione di questa gente? Qual e’ la sua fonte di reddito, visto che le bombolette possono arrivare a superare i 20 Euro e che spesso vengono realizzati soggetti pluricromatici? Esiste un mercato nero delle stesse, oltre all’ufficialita’ di un Obi piuttosto che di un Brico? Che senso ha la loro commercializzazione da parte delle catene di bricolage piuttosto che dei colorifici quando sono praticamente inutili per l’uso comune? Non si puo’ pensare ad una loro tracciabilita’ e accesso ristretto cosi’ come e’ stato proposto dall’unica vera parte della societa’ civile che sta combattendo contro il degrado, ossia i volontari?
Vi sembra normale che una micro-citta’ come Campobasso debba fare i conti con un problema del genere, che le ha fatto perdere attrattivita’ turistica e dignita’, piuttosto che occuparsi di lavoro, viabilita’, edilizia sostenibile? Vi sembra normale che un cittadino debba spiegare ad un’Istituzione la gravita’ del problema?
Una cosa gravissima fatta da alcuni partiti e’ aver tolto l’Educazione Civica dalle scuole, e aver lasciato che il professore d’italiano o di matematica utilizzassero la relativa ora per far svolgere i compiti in classe o piu’ semplicemente per fare i propri comodi. In assenza di una normativa che la riabiliti, e’ possibile fare summiti e workshops nelle scuole, e’possibile, in quanto Istituzioni, far percepire ai giovani il fresco profumo della Legalita’?
Non riteniamo dover spendere altre parole perche’ non riteniamo far pubblicita’ a questi quattro disadattati che stanno vigliaccamente approfittando del silenzio istituzionale e della scarsa percezione del fenomeno da parte di una certa fetta della societa’ cosiddetta civile. L’unica cosa da fare e’ agire nel rispetto delle proprie competenze -che ci sono, lo sappiamo, quindi gli impedimenti di cui si parla sono solo pretesti per mascherare la mancanza di volonta’.
Strano che si debba scrivere a soggetti istituzionali per dirgli di intervenire su qualcosa che definire reato grave e’ essere ottimisti , tuttavia lo facciamo, mai stanchi di lottare per la Legalita’, in barba a chi vuole affossarla con la sua presunta “furbizia”.
Cordiali saluti

Livia e Michele Chirulli
Demetrio Colacci
Mariapaola Marchitto
Giorgio e Mayra D’Amico

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6 Responses to Lettera al Questore e al Prefetto di Campobasso

  1. Marialuisa Amato Rispondi

    12 novembre 2014 at 16:30

    Questo emerito imbecille che si firma “pensa” e’ salito al primo piano di una casa parzialmente disabitata per lasciare il segno della sua idiozia. Ma finira’ anche per lui-lei, perche’la nostra perseveranza consentira’ di scovarlo. Anzi, invito, a nome di tutti i volontari, a denunciarlo se lo colgono con le mani nel sacco. Il Paese in cui si potra’ tornare a investire e’ quello in cui non c’e’ posto per questi scarti e in cui c’e’ la certezza della pena, quindi bando agli slogan istituzionali, e rimbocchiamoci tutti le maniche!

  2. Mara Rispondi

    12 novembre 2014 at 21:49

    Ma se quando ti rubano una bici e sporgi denuncia, le forze dell’ordine fanno spallucce e prendono nota in modo disincantato! Di quale questore-questura si sta parlando? Di quella ideale? Vabbe’, consoliamoci pensando al fatto che la speranza e’ l’ultima a morire…

  3. Mauro D'Ambrosio Rispondi

    12 novembre 2014 at 22:01

    Oggi a Campobasso abbiamo parlato di riqualificazione urbana con la Facolta’ d’Ingegneria ed e’ emerso anche questo problema: nuova sfida per tecnici, amministratori e cittadini, ma assolutamente possibile da vincere . Altro che arrampicate da “Occhi di Gatto”!

  4. Giovanna Ponti Rispondi

    14 novembre 2014 at 06:58

    IL COMMENTO DI ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI – Corriere della Sera – Milano

    Questa lettera viene da Campobasso ed è firmata da un bel numero di volontari provenienti da centri grandi e piccoli sparsi in tutta l’Italia, ma riguarda da vicinissimo – lo sappiamo bene – la nostra città, costantemente aggredita da vandali, a quanto sembra tuttora considerati dagli amministratori, nonostante i costi che provocano, un problema «minore». Non è un caso se ogni santo giorno arrivano a questa rubrica messaggi di cittadini furibondi, esasperati, scoraggiati. L’ultimo viene da una ragazza milanese che studia a Monaco di Baviera: quando ha saputo che per gli imbrattamenti ci sono multe salatissime e, a scelta, una settimana di carcere o di lavoro ai servizi sociali, cui si aggiunge la fedina penale segnata per due anni (il che impedisce di frequentare l’università) ha capito perché i muri della città siano immacolati.
    ibossi@corriere.it

    IN EFFETTI IL REBUS SAREBBE FACILMENTE RISOLVIBILE…BASTA COPIARE DA DOVE C’è PULITO ORDINATO E RISPETTATO PERCHè IN EUROPA – SI PUò – MA NEL PAESE DI LEONARDO DA VINCI QUASI TUTTI SI SENTONO GENI INCOMPRESI E ANZICHè FARE QUELLO CHE HA FATTO CHI HA SAPUTO EVIDENTEMENTE FARE – “SI INTESTARDISCONO A VOLER SALVARE CAPRA E CAVOLI” SENZ AACCETTARE IL FATTO CHE I WRITER VANDALI SONO SOLO TESTE DI CAVOLO. I NOSTRI AMMINISTRATORI CI TENGONO A PRODURRE IDEE PROPRIE – DA GENIALACCI, CHE TANTO “SE RESTA TUTTO SCHIFOSO E PURE RIPITTURATO IN MODO DISGUSTOSO” (progetto già ventilato a Milano per le Scuole pubbliche – prima lasciate allo sbando per anni e anni e poi ora che si investono danari – molti- si ipotizza di pulirle e poi di “decorarle” con murales).
    MA TANTO SI SA COME GIRA – LORO CHE OGGI “NON OPERANO PER IL BENE DEL PAESE – SE LA CAVERANNO ALLA GRANDE, CON UN ALTRO E NUOVO INCARICO BEN RETRIBUITO.

    IN UNA SOLA NOTTE IN ZONA BRERA – UNA SOLA CREW – HA VANDALIZZATO A SPREGIO – DECINE DI PALAZZI – IMPONENDO COSTI PAZZESCHI DI RIPRISTINO A CHI NON DEMORDE NELL’ESIGERE DECORO PER LA SUA CITTà.

  5. Angelo Miele Rispondi

    15 novembre 2014 at 16:30

    Il ventenne “pensa” ha un volto: lo hanno beccato! I pungoli di noi cittadini sono serviti a sensibilizzare la Questura, a adesso caccia ai vari “nein”, “stop”, “koala “, “usb”, e tutti quei lobotomizzati che, ormai presi dalla disperazione, scrivono “la resistenza” con uno stampo. Il nuovo corso si sta delinenado per la nostra citta’, e da spettatori abituati all’autocommiserazione passeremo ad essere protagonisti del nostro riscatto. Ad maiora, tutti insieme!

  6. Mariapaola Marchitto Rispondi

    20 novembre 2014 at 22:56

    Mi auguro con tutto il cuore che si stia dando inizio ad un nuovo corso. Naturalmente con il contributo fattivo della cittadinanza, che non deve sempre aspettarsi il panierino calato dall’alto. Cittadini-istituzioni:un connubio perfetto.

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