Graffiti cancellati pace fatta tra Pao e i”pulitori”

RACCONTI E FANTASIA su VOLONTARI/PAO/COMUNE di Enza P.C. 

Nonostante l’Associazione Retake Milano si sia resa disponibile al confronto con l’artista Pao e con il Consiglio di Zona 1, per difendere una volontaria dell’associazione ProArcoSempione e riqualificare una zona di Milano gratuitamente, gli articoli riportati sulla stampa e la cattiva comunicazione prevalgono sulla vicenda in via Cesariano.

Come esempio riportiamo l’articolo di Luca De Vito, pubblicato il 26 maggio 2015,  con le nostre e verificabili PRECISAZIONI: la verità è stata calpestata e i volontari dell’associazione coperti di fango e attaccati come dei fanatici.

L’artista e i volontari del cleaning day si sono incontrati L’opera verrà rifatta insieme ai bambini del quartiere “L’episodio può essere un momento di riflessione per far capire che bisogna concedere gli spazi. Forse il caso è servito” di LUCA DE VITO

Murale cancellato

Pace fatta tra volontari dell’associazione Retake che hanno imbiancato il muro (BUGIA ripulito un pezzo di muro pesantemente vandalizzato) di via Cesariano (BUGIA …Retake Milano ha supportato una richiesta/progetto dell’associazione di quartiere Pro Arco …)  e gli artista Pao e Linda che su quel muro aveva dipinto un graffito su richiesta dei residenti. Pace che verrà sancita da un nuovo murales che riprenderà il tema di quello cancellato e tornerà a colorare il muro della discordia.

Non solo. Per rimanere nello spirito collettivo e di partecipazione pubblica, il graffito verrà realizzato con i bambini e i giovani che frequentano il parco. Per la realizzazione si partirà in tempi rapidi e già da metà giugno si comincerà a dipingere.

L’episodio del 15 maggio era stato ribattezzato il paradosso del cleaning day: la manifestazione organizzata sull’onda lunga del successo di “Nessuno Tocchi Milano”(BUGIA… evento parzialmente anticipato su programma, conclusosi con successo il 24 maggio, ma presentato a marzo con il SINDACO) , all’indomani delle devastazioni del primo maggio, si era trasformata nella cancellazione (BUGIA …copertura parziale di parti vandalizzate) di un murales d’autore.

Murale cancellato 2

La diatriba era nata come un battibecco fra volontari che cancellavano e residenti che facevano notare che non si trattava di imbrattamenti, ma di un murales datato 2001, esempio di riqualificazione “dal basso”, ovvero organizzata dal quartiere coinvolgendo i due writer. Immortalata in un video, la vicenda è diventata presto un caso che ha obbligato il Comune (BUGIA … solo l’assessore Maran) a scusarsi con gli autori (BUGIA …il Comune si è scusato anche con volontari autorizzati a pulire e gli autori). Ieri, in consiglio di zona 1, i protagonisti della vicenda si sono incontrati e si sono chiariti: «Abbiamo affrontato la questione muri e graffiti a Milano – ha detto l’artista Pao, artista noto a livello internazionale che si è fatto conoscere al grande pubblico soprattutto per i suoi “pinguini” – Credo che l’episodio possa essere un momento di riflessione per far capire che bisogna concedere spazi ai writer. Mi hanno anche assicurato che in settimana dovrebbe partire il progetto per i 67 muri liberi su cui dipingere in città. Diciamo che se serviva una spinta in questa direzione, il caso di via Cesariano è servito a qualcosa».

La parte che non è stata cancellata verrà ristrutturata e laddove c’è il bianco verrà ripreso il tema originario: ovvero una “battaglia” simbolica tra fantasmini e personaggi del videogame Pac-Man, una riflessione sulla prepotenza e la ribellione, ma anche sulla pacificazione e il dialogo. «Credo che quell’aspetto verrà riproposto anche perché ormai fa parte della storia del muro – aggiunge Pao – Fa sorridere, ma è quasi come se quello che c’era dipinto in qualche modo si sia verificato nella realtà con questo episodio». Soddisfazione anche da parte del consiglio di zona 1: «Come consiglio di zona – spiega Elena Grandi dei Verdi – avevamo già approvato l’ipotesi che quei muri fossero recuperati. Era previsto che fossero coperti per poi richiamare gli street artist e fare di nuovo un murales». La polemica ha accelerato il processo. «Dopo tutto quello che è successo siamo arrivati a una soluzione – aggiunge la Grandi con un aspetto positivo in più.

L’amministrazione renderà infatti l’opera non più abusiva, ma rilascerà un permesso agli artisti. Perché è bene ricordare che quello che c’era prima era bellissimo, ma era abusivo». (BUGIA …era bellissimo nel lontano 2001 quando fu dipinto…ora era ricoperto di volgarità e quasi invisibile).

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E’ l’essere sprecisi che fa confondere e crea scorrettezza: Pao può fare tutte le riflessioni che vuole sul tema – prepotenza e ribellione -.Chiedi all’oste se il vino è buono e lui ti dirà sempre che è ottimo. La pacificazione  e il dialogo non possono prescindere dal rispetto della legalità.
La PREPOTENZA è, e resterà sempre, quella di chi “invade gli spazi comuni riempiendoli di sporcizia vandalica”, mentre la RIBELLIONE (poco gradita a taluni ma apprezzatissima dai più) oggi è quella della gente normale, stufa di abusi, che ha stabilito che “è arrivato il tempo di esigere pulito come in tutte le altre città europee”. Qui si gioca a voler far credere che finirà a <<tarallucci e vino, fra chi fa opere abusive e chi esige e esigerà sempre legalità>>.
Legalità è ciò che tutela il diritto di tutti e non è DISCUTIBILE. Chi decide di appropriarsi di spazi pubblici vantando personali pulsioni di espressione artistica “o lo fa nel rispetto della legalità o è un banale imbrattatore vandalo”.
E facciamola finita per favore che la Milano onesta (di destra, centro e sinistra) ne ha le scatole stracolme di questa manfrina.

Scrittto da Enza P.C.

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6 Responses to Graffiti cancellati pace fatta tra Pao e i”pulitori”

  1. Giovanni Rispondi

    18 giugno 2015 at 10:52

    Rispetto alla cancellazione del graffito di Pao, vi sono alcuni punti fermi:
    1) L’arroganza della signora bionda rispetto alle proteste: rifiuto del dialogo e perfino offese,
    2) L’ignoranza dei vostri operatori che non sanno distinguere uno scarabocchio da un’opera d’arte. Non è richiesta questa competenza, ma almeno l’umiltà.

    Sul problema della legalità vi aspettiamo per protestare con azioni anche mediatiche contro gli abusi edilizi, le lottizzazioni selvagge, il degrado urbano….. Fino ad ora non vi abbiamo visto…..

    • Andrea Rispondi

      19 giugno 2015 at 03:20

      Rispetto alla cattiva informazione di quella vicenda ci sono sicuramente dei punti fermi:
      1) il video è fazioso perchè non riporta affatto l’agressione verbale che la signora bionda ha subito prima del confronto con l’altra persona. Sicuramente ha sbagliato ma non ritenngo lucida e equilibrata neanche la visione data dai media sulla vicenda
      2) L’ignoranza di un progetto depositiato e approvato dal Consiglio di Zona, sconosciuto ai molti che si sono lasciati forviare dal video e dagli attacchi dei giornalisti assenti ha dell’incredibile. E’ stata una brutta situazione, gestita molto male a livello di comunicazione.

      Sul problema della legalità su altre situazioni vorremmo capire chi dobbiamo affiancare visto che, a parte la mail, non conosciamo il movimento di proteste.
      Al momento possiamo affermare che anche l’imbrattamento è un reato che noi cittadini possiamo fermare con l’azione diretta.

  2. Brenda Salani Rispondi

    19 giugno 2015 at 06:28

    Meglio parlare male di tutto per poi scegliere di non fare mai niente. Vero Giovanni?

    Chi sceglie di criticare ha gioco facile.
    Parole come – ignoranza e umiltà – pigiando sui tasti del PC si possono usare a sproposito per lanciarle, senza pericolo, come cluster bomb.
    Peccato che poi parta la lagna sul paese che così non va..bla bla bla.. e si esige che ALTRI facciano altro.

    La teoria della lagna e del benaltrismo : “c’è ben altro da fare..” e l’utilizzo dell’ideologia politica per tentare di imporre a tutti, a prescindere dalle regole prestabilite, il punto di vista del più prepotente del momento sta mandando a rotoli l’Italia.
    Collaborazione, progettualità, rispetto dell’altro e VERITa, non rientrano nell’esistenza di troppi italiani.

    Il pretendere – ossessivamente – di “chiedere scusa” a chi ha pulito: su espressa indicazione delle istituzioni, uno spazio decorato, senza autorizzazione, scolorito, ridotto a una schifezza e irriconoscibile sotto una montagna di successivi atti vandalici “rasenta la paranoia”.

    Spicciatevi invece a rendere ONORE ALL’ONESTA’ INTELLETTUALE di quelli che da volontari si affannano per rendere CIVILE Milano, lavorano gratis per ripulire la città dalla devastazione della demenza galoppante che, purtroppo OGGI la caratterizza (a meno di essere non vedenti basta guardare com’è conciata: è ributtante).
    La sporcizia e i degrado, anche con un miliardo di chiacchiere, sono e resteranno sempre e solo SPORCIZIA e DEGRADO se non c’è chi provvede.
    Per favore NON SFIANCATE il volontariato, che sopperisce (con generosità e senza esigere nulla) alle carenze dell’umanità parolaia, egoista, autoreferente.
    Milano è – volontariato attivo di altissima qualità – che rimedia a molte carenze e emergenze.
    Spegnete la tv e il PC e provate almeno una volta nella vita a essere fisicamente fra chi parla poco e fa molto.

  3. Walter Rispondi

    19 giugno 2015 at 13:54

    A volte c’è da chiedersi a quale punto di abitudine al degrado si sia arrivati da non accorgersi se un “pezzo”è un graffito oppure un guazzabuglio di scritte.
    Guardate come era questo portone ben graffitato e come fu ridotto.(Colonne di S.Lorenzo) http://i.imgur.com/y7qn7od.jpg
    Il graffito così devastato fu cancellato e non ci furono storie(ora è in rifacimento).Così per il graffito di cui ora si parla.La parte cancellata si è voluto far credere (Attenzione :intenzionalmente) che fosse della stessa qualità della parte non toccata… per danneggiare i volontari.
    Da qui è nato l’equivoco:”Hanno cancellato un graffito”!!!.Fortunatamente c’è Street View che mostra come era il muretto completamente pieno di scritte come il portone di cui sopra.Se si vuole conservare uno schifo simile,che non è più un graffito ed estremamente diseducativo,di allora vuol dire che si è toccato il fondo nel concetto di civiltà. Vedi il muretto come era: http://i.imgur.com/dQr1sek.jpg

  4. Luciano Rispondi

    2 luglio 2015 at 21:56

    Senza offesa per chi è certamente un buon vignettista (Pao), credo che un parallelo tra le sue allegre figure e un’opera d’arte propriamente riconosciuta passi la stessa differenza che esiste tra un concerto dell’Orchestra filarmonica di Vienna ed uno di Fedez (rapper noto soprattutto per le sue intemperanze verbali sui social e non solo).
    Non confondiamo il sacro con il profano, quindi, e il signor Giovanni moderi le sue sollecitazioni nei confronti di volontari che operano senza supporti istituzionali ma solo con le proprie risorse. Farsi carico del contrasto agli abusi edilizi, lottizzazioni selvagge e magari infiltrazioni mafiose non è COMPITO DI VOLONTARI, ma di organismi strapagati dai contribuenti e che vengono definiti come partiti politici, i quali avrebbero il dovere specifico di espletare funzioni che invece vengono spesso delegate a corpi di volontariato, sui quali sembra ormai sorreggersi una discreta porzione dello stato un po’ fatiscente che ci governa. Quanto al degrado, se Giovanni finge di non capire che è di questo che ci stiamo occupando nel nostro piccolo, apra gli occhi e veda di sostituire le invettive e la sterilità verbale con qualcosa di pratico. Noi lo stiamo facendo da anni, lui ci dica se dobbiamo fare di più anche per lui che pontifica senza dirci che altro ha fatto per la città, oltre a chiedersi cosa faccia la città per lui.

  5. Donatella Autieri Rispondi

    30 agosto 2015 at 20:15

    Signor Luciano, avrei voluto scrivere le stesse cose, ma mi ha preceduto. Ha detto la pura verità su tutto! Non aggiungo altro.

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