Volontari per il bello nel pieno rispetto della vita

L’Associazione Nazionale Antigraffiti è nata con lo specifico scopo di studiare il fenomeno del graffitismo, sia vandalico sia artistico.
I cittadini che s’iscrivono sanno di far parte di un gruppo di volontari che ama la propria città e si attivano concretamente per migliorarla.
Chi partecipa e condivide il nostro impegno sa bene che non sarà mai un attivista o un militante, ma un semplice e prezioso volontario, facente parte di una comunità libera di cittadini, promotrice di un messaggio civico di rispetto per la proprietà pubblica e privata.
Sono migliaia le persone che, in quasi dieci anni di attività, hanno partecipato agli eventi di cleaning che hanno contribuito a riqualificare Milano in diverse zone.
Nel nome dell’Associazione Nazionale Antigraffiti a nessuno è mai stato concesso di giustificare proprie attività di contrasto al degrado che non fossero coerenti allo scopo dell’associazione.
Nessuno ha facoltà di esprimere ufficialmente pensieri che non siamo coerenti alla missione l’associazione.
Per l’increscioso episodio accaduto a un giovane writer che ha perso la vita alla stazione ferroviaria di Arona l’Associazione Nazionale Antigraffiti non ha volutamente preso nessuna posizione e non ha fatto commenti, nel pieno rispetto del dramma avvenuto e del dolore dei familiari.
Chiunque avesse agito diversamente esprimendosi male sulla vicenda, se fosse stato iscritto all’Associazione Nazionale Antigraffiti, sarebbe stato espulso.
Il valore della vita è sopra ogni cosa e spregiare i morti è da irresponsabili.
L’Associazione Nazionale Antigraffiti  quindi ribadisce che: prende nettamente le distanze da ogni affermazione priva di rispetto postata sui social nei confronti della notizia del writer investito da un treno. Simili comportamenti non sono giustificabili. Grave è anche l’aver millantato affiliazioni o militanze da parte di chi ha deciso di parlare a sproposito, presentando anche una realtà inesistente, che lede il buon nome dell’Associazione, poiché tutto ciò nulla ha a che fare con il nostro intento.
Ci augureremmo ci fosse maggiore desiderio di riflettere più in profondità. Perché il drammatico episodio avvenuto a Edoardo può ripetersi, perché molti giovani continuano a mettere a repentaglio la propria vita, per realizzare attività artistiche non autorizzate di estrema pericolosità e di danneggiamento.

Andrea Amato

Presidente Associazione Nazionale Antigraffiiti

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