Cimitero ancora scritte sui muri «Non puliamo»

Giussano

«Il Comune è sempre intervenuto mettendoci ore lavorative degli operai e soldi pubblici, ma ora basta». È lo sfogo amareggiato dell’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio Roberto Soloni davanti ai muri imbrattati del cimitero di Giussano, presi di mira dai graffitari moltissime altre volte e ogni volta ripulite da capo a fondo. Ed è successo nuovamente questa settimana. «Togliere scritte di quel tipo comporta l’esborso di non pochi risorse in termini di manodopera che viene sottratta da altre necessità – ha detto Soloni-. I muri del camposanto di Giussano erano stati recentemente rimessi a nuovo dopo che davvero ero stati riempiti di scritte e ora siamo punto a capo. «Qualche settimana fa si è verificata la stessa cosa su quelli del cimitero di Paina, pieni di parolacce. Francamente ora basta: non possiamo più sottrarre risorse ad altre necessità che la città ha. So che quelle scritte non stanno bene, ma non è nemmeno possibile pulire un giorno sì e uno no». Le ultime scritte sono comparse a metà di questa settimana.

Articolo de Il Cittadino del 12 Dicembre 2015

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2 Responses to Cimitero ancora scritte sui muri «Non puliamo»

  1. Eugenio Rispondi

    14 dicembre 2015 at 22:01

    Peccato che non si informino su quello che fanno all’estero.Tipo economiche microcamere a batteria (durata mesi)spostabili ,occultabili (realizzate apposta contro il graffitismo selvaggio) che mandano sui palmari degli agenti le immagini dei vandali in tempo reale dando la possibilità di intervento immediato alle forze dell’ordine.All’estero funzionano.Qui manco sanno che esistono.
    Svegliaaa!

    http://www.tripwiresystems.com/index.html

  2. Marco Mercuri Rispondi

    15 dicembre 2015 at 18:22

    Perché peccato?
    Peccato per la gente civile e che crede ancora si voglia fare il meglio. Forse.
    Scusi Eugenio ma lei ha sentito che cosa progettano per Milano?
    C’è chi vorrebbe fare il sindaco dopo Pisapia e pensa che “donare spazi su spazi ai paranoici dello spruzzo risolverà i problemi di una periferia distrutta totalmente da scritte demenziali e abbandonata ai suoi destini”.
    Poi c’è chi crede che: basta pulire una “palazzina” e farsi molta pubblicità con stampa connivente per far sparire magicamente ciò che anche un rimbambito trova fastidioso e inaccettabile.
    Poi c’è chi se la tira da intenditore di arte di strada e osserva con aria seria e pensierosa il tutto, alla ricerca del nuovo botto di celebrità “tipo Bansky”.
    Fandonie sono solo fandonie. E tutto va a rotoli…
    Bisognerebbe trovare un mecenate, uno che piazza tutti i fanfaroni, compra le telecamere che lei propone e costringe i “signori dello sproloquio continuato” a vedere i filmati dei vandali all’opera.

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