CONDANNA AI DUE WRITER (CASO DEL METRO A SAN DONATO)

MILANO

Sei mesi di pena per due writer

Due condanne a sei mesi di reclusione e al risarcimento dei danni e delle spese legali. Sono questi i provvedimenti del Tribunale nei confronti di due writer, un tedesco di 23 anni e un turco di 29, che il 18 maggio 2014 erano stati sorpresi ad imbrattare un treno della metropolitana nel deposito di San donato (Milano). I giovani avevano 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera. Per l’Atm si tratta di «una sentenza significativa»: «Una battaglia che grazie alla sinergia tra tutti i soggetti in campo e all’impegno del magistrato Elio Ramondini, oggi sta portando i frutti sperati: le condanne sia in campo civile, sia in campo penale, sono aumentate, con tempi dei processi molto più rapidi, e gli imbrattamenti sono in costante diminuzione».

CORRIERE DELLA SERA

Writers condannati, pagheranno i danni a Comune e Atm

PER LA prima volta a Milano due writer sono stati condannati direttamente dal Tribunale a risarcire i danni all’Atm.

Con la sentenza del primo febbraio scorso, il Tribunale ha infatti condannato a 6 mesi di reclusione per danneggiamento aggravato in concorso un tedesco, Lasse Fin Sachweh, 23 anni, e un turco di 29, Umut Erturk, «per aver deteriorato mediante scritte indelebili, in concorso tra loro» due vetture ferroviarie della metropolitana linea 3. Il 18 maggio 2014 i due, che abitano a Milano, erano stati scoperti da agenti Atm nel deposito di San Donato Milanese in via Impastato 27: dopo aver sentito l’odore di vernice in galleria li avevano visti imbrattare due vagoni (28 metri quadrati di superficie, fra cui un vetro anteriore reso inservibile). I due erano a volto coperto e avevano 16 bombolette spray. Subito era stato fermato il turco, poi anche il tedesco, che aveva tentato la fuga. Tra l’altro si filmavano a vicenda con una telecamera GoPro. Il danno da risarcire all’Azienda trasporti milanesi per la rimozione dei graffiti è stato quantificato in 1.340,77 euro, mentre la sentenza ha disposto che il risarcimento dei danni d’immagine a favore del Comune di Milano (altra novità introdotta dalla sentenza) dovrà essere quantificato dal giudice civile. Secondo il giudice Anna Calabi, che ha condannato i due writer per danneggiamento, come chiesto dal pm Elio Ramondini, non possono essere concesse attenuanti generiche ed è impedita anche l’applicazione della sospensione condizionale della pena, vista «l’assenza di un’iniziativa da parte dei due imputati volta a riconoscere il danno cagionato e ad eliminarne le conseguenze anche in un’offerta risarcitoria». Entrambi sono stati condannati al pagamento delle spese processuali di Comune (1.170 euro) e Atm (1.790), oltre a tasse e spese.

SIMONE BIANCHIN, LA REPUBBLICA

DIRITTO & ROVESCIO

Era ora. Due writers (sarebbe meglio indicarli come imbrattatori di beni pubblici e privati) sono stati condannati dal Tribunale di Milano a sei mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, più la rifusione delle spese legali. I due condannati sono entrambi stranieri. Uno è di origine tedesca e l’altro di origine turca e hanno, rispettivamente, 23 e 29 anni. Sono stati colti sul fatto mentre, nottetempo, imbrattavano i treni della Metropolitana nel deposito di San Donato con ben 12 bombolette spray. Il lassismo italiano ha sinora promosso il turismo verso l’Italia degli imbrattori di tutt’Europa, certi dell’impunità. Il merito di aver fracassato questa aspettativa va dato a Atm, Comune di Milano, Forze dell’ordine (che rischiano non poco) e Procura, con particolare rilievo all’impegno del magistrato Elio Ramondini. Con questa operazione l’Italia esce dalla rassegnazione colpevole. Speriamo che continui fi no a rendere paurosa l’Italia per gli imbrattatori impuniti (sinora). Troppo facile, ragazzi, imbrattare così.

ITALIA OGGI

Writers condannati a sei mesi di reclusione

Il Tribunale di Milano ha condannato a sei mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, più la rifusione delle spese legali, due writers, un tedesco di 23 anni e un turco di 29, che avevano imbrattato, il 18 maggio del 2014 un treno della metropolitana milanese nel deposito di San Donato. Lo rende noto l’Atm che aveva denunciato i due graffitari. I giovani erano stati sorpresi dagli uomini della sicurezza dell’azienda di trasporti con 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera.

L’AVVENIRE

«Danno d’immagine per la città» Due graffitari condannati a 6 mesi

SEI MESI di reclusione, danno d’immagine da risarcire alla città e spese legali da rimborsare all’Atm. Nella guerra contro i graffitari, quella del primo febbraio scorso è stata una battaglia vinta per l’azienda trasporti. Il tribunale ha condannato infatti due writer, uno di origine tedesca, 23 anni, l’altro turco, 29. Il processo era partito dopo una denuncia presentata in Procura da Atm due anni fa. Nel maggio i due giovani si erano introdotti nel deposito di San Donato con l’intento di lasciare le loro “tag” sui treni. Durante il giro di ispezione gli uomini della sicurezza si accorsero però di alcuni movimenti sospetti e sentirono un forte odore di vernice. Quindi si avvicinarono e sorpresero i due ragazzi mentre stavano imbrattando un treno. Trovarono anche 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera, appartenenti ai due giovani. Riuscirono a fermarli e a chiamare nel frattempo le forze dell’ordine. Dopo l’identificazione e le indagini del caso, il pm Elio Ramondini chiese ed ottenne il loro rinvio a giudizio, seguendo il processo fino alla condanna in tribunale di pochi giorni fa. Su specifica richiesta del Comune di Milano, parte lesa al dibattimento, il giudice ha disposto la confisca dei beni sequestrati e l’assegnazione al Comune per destinarli ad attività di educazione alla legalità finalizzata al contrasto agli imbrattamenti. «È una sentenza significativa», esulta Atm. «Una battaglia che sta portando i frutti sperati: il numero di condanne sia in campo civile, sia in campo penale, è aumentate, con tempi dei processi molto più rapidi e gli imbrattamenti sono diminuiti. Finalmente si è lanciato l’importante messaggio che anche su questi tipi di reati vi è una certezza della pena». È dal 2012 che l’Azienda trasporti ha aperto decisamente le ostilità nei confronti dei writer ma non solo, sia sul fronte dei controlli e della sicurezza, che su quello dell’attività legale, che si è molto intensificata. E poi con l’applicazione di pellicole antigraffio e antivandalismo sui treni, per consentire una più facile rimozione delle vernici e degli sfregi. Dall’avvio delle ostilità, ad ogni modo, le denunce presentate da Atm sono state più di settanta, con un sensibile calo nell’ultimo anno grazie non solo alla riduzione degli episodi, ma anche all’azione congiunta di magistrati e investigatori, Comune e azienda. Recente esempio, l’arresto di altri due writer presi sul “lavoro” a Cimiano pochi giorni fa. Solo nelle prime cinque settimane di quest’anno – e solo per quanto riguarda il danneggiamento di mezzi, fa sapere Atm -sono stati identificati dieci writers, sei dei quali indagati: compresi i due presi sulla linea verde, che poi hanno passato una notte in cella.

Writer sorpresi a imbrattare i treni Condannati a sei mesi due stranieri

SAN DONATO

SEI MESI di reclusione, risarcimento danni e rifusione delle spesi legali. È questa la condanna del Tribunale di Milano a due graffitari, il primo di origine tedesca, il secondo turco, rispettivamente di 23 e 29 anni. Il processo è partito a seguito di una denuncia di Atm nel giugno 2014, per dei fatti avvenuti il 18 maggio dello stesso anno. In quella stessa data, i due writers si erano introdotti nel deposito Atm di San Donato. Gli uomini della sicurezza Atm, durante il giro di ispezione, si sono accorti di alcuni movimenti sospetti e hanno sentito un forte odore di vernice. Si sono quindi avvicinati e hanno sorpreso i due ragazzi mentre stavano imbrattando un treno. Hanno trovato anche 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera, appartenenti ai due giovani. Sono riusciti a fermarli e a chiamare nel frattempo le forze dell’ordine. La Polizia di Stato li ha quindi identificati e, a seguito di denuncia Atm e successive indagini a cura della Polizia locale, è partito l’iter processuale che ha portato alla loro condanna. Dal 2012 le denunce effettuate per episodi simili sono state circa 75, con un sensibile calo nell’ultimo anno. Su specifica richiesta del Comune di Milano, parte lesa nel processo, il Giudice ha disposto la confisca dei beni sequestrati e l’assegnazione al Comune per destinarli ad attività di educazione alla legalità finalizzata al contrasto agli imbrattamenti. La sentenza del primo febbraio è quindi rilevante per diversi profili. Non solo, infatti, il Giudice ha riconosciuto la legittimazione del Comune a costituirsi parte civile, ma ha anche riconosciuto il danno d’immagine (con risarcimento danni da quantificarsi in sede civile) e, per la prima volta, ha accolto la richiesta di assegnazione dei beni sequestrati.

IL GIORNO

Condanna a sei mesi per due writers

TRASPORTI

Una sentenza storica. È quella che l’1 febbraio scorso ha condannato due writer – un tedesco 29enneeun turco 23nne – a 6 mesi di reclusione, al risarcimento dei danni di immagine al Comune in sede civile, alla rifusione delle spese legali e all’assegnazione al Comune del materiale sequestrato. I due erano stati bloccati il 18 maggio 2014 mentre imbrattavano un treno nel deposito di San Donato. I graffitari erano stati arrestati ed erano state confiscate 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera. Per Atm si tratta di un passaggio “significativo” perché finalmente si ha “una certezza della pena”. Dal 2012 le denunce ai danni di writers sono state 75, con un sensibile calo nell’ultimo anno, grazie all’azione del nucleo anti-writers della Polizia locale e all’attività della Procura. Ma non si può cantare vittoria: nelle prime 5 settimane del 2016 sono già stati identificati 10 writers, 6 sono stati indagatie, di questi, 2 sono stati arrestati.

METRO

Imbrattano vagoni, 6 mesi a 2 writer

Il Tribunale di Milano ha condannato a 6 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, più la rifusione delle spese legali, due writers, un tedesco di 23 anni e un turco di 29, che avevano imbrattato, il 18 maggio del 2014, un treno della metropolitana milanese nel deposito di San Donato.

LEGGO

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One Response to CONDANNA AI DUE WRITER (CASO DEL METRO A SAN DONATO)

  1. Donato Paolone Rispondi

    2 aprile 2016 at 19:57

    Era ora che si cominciasse con condanne esemplari (cosa ormai di prassi in altri Paesi europei). Si continui sulla strada dell’inflessibilità e della certezza della pena: basta con tutto questo buonismo all’italiana!!

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