«Decoro urbano, dall’emergenza al cambiamento strutturale»

ROMA

«DAL SINDACO VORREI..»

«Eh lo so, ma che ce voi fa’? Stamo a Roma». È questa la frase che spesso si sente ripetere di fronte al degrado che colpisce la Capitale. E invece proprio perché siamo a Roma, serve rimboccarsi le maniche e tornare a farla risplendere. Migliaia di cittadini ci provano ogni settimana con Retake, che oggi è diventato quasi un neologismo tra i romani.

Al prossimo sindaco spetta trasformare questa reazione d’emergenza in cambiamenti strutturali. Prima di tutto invertendo la rotta del disinvestimento nel decoro urbano: una scelta che ci ha fatto perdere più soldi di quanti ne abbiamo risparmiati, perché una città degradata è meno attrattiva per turisti e imprese. Ama ha solo due idropulitrici per 5500 km di strade; non esiste più il servizio di deaffissione e così ci ritroviamo la città piena di adesivi di traslochisti, che scaricano i materassi nelle aree verdi o in mezzo ai marciapiedi; Atac lascia i vagoni in condizioni umilianti per i passeggeri.

Ma prima ancora di inseguire le mille forme di degrado, dobbiamo evitare che Roma si sporchi, lavorando con le forze dell’ordine perché non basti una bomboletta per sfregiare impunemente edifici e monumenti. Ma anche insegnando nelle scuole quella che Peppino Impastato chiamava l’educazione alla bellezza, perché nei piccoli romani: «non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».

SIMONE VELLUCCI, VICE PRESIDENTE RETAKE ROMA, CORRIERE DELLA SERA DEL 13 MAGGIO 2016

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One Response to «Decoro urbano, dall’emergenza al cambiamento strutturale»

  1. giuseppe gambetti Rispondi

    16 maggio 2016 at 16:28

    Visto lo sfascio di Roma, da alcuni anni non ci vado più e privilegio altre città più curate, pulite e sicure. Le schifezze che si vedono nella capitale sono prova dell’incuria generale e causa di una progressiva perdita di reddito e di posti di lavoro per la città. Ma dove circolano, in Europa, treni ributtanti come quelli della metropolitana linea B? Se i soliti ritardati con lo spray hanno libero accesso ai depositi della metro, figuriamoci che cosa potrebbe fare un commando munito di esplosivi e di timer programmati per l’ora di punta!

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