Alla Bolognina si apre lo scontro sul centro sociale

Sul futuro dell’XM24 è subito polemica Merola: “In giugno andrà liberato lo spazio” La replica degli attivisti: “Non ci muoviamo”

È arrivato lo sfratto per l’XM24: il collettivo dovrà lasciare entro il 30 giugno la sua storica sede all’ex mercato ortofrutticolo, nel cuore della Bolognina. Un altro centro sociale vicino allo sgombero, dopo Atlantide a Porta Santo Stefano: la convenzione col Comune è scaduta a dicembre e non sarà più rinnovata, come certifica una lettera dell’ufficio Patrimonio protocollata il 25 gennaio. Lo hanno comunicato ieri gli stessi attivisti, che annunciano barricate: «Noi non ce ne andiamo». E promettono: «Sta per succedere qualcosa». Epilogo prevedibile, secondo il presidente del quartiere Navile Daniele Ara: «Saranno cinque mesi lunghi». E il sindaco Merola: «Su quell’area è già pronto un progetto». Ma il primo citadino non rivela quale. A PAGINA IV È arrivato lo sfratto per l’XM24: il collettivo dovrà lasciare entro il 30 giugno la sua storica sede all’ex mercato ortofrutticolo, cuore della Bolognina. Un altro centro sociale vicino allo sgombero, dopo Atlantide a Porta Santo Stefano: la convenzione col Comune è scaduta a dicembre e non sarà più rinnovata, come certifica una lettera dell’ufficio Patrimonio protocollata il 25 gennaio. Lo hanno comunicato ieri gli stessi attivisti, che annunciano barricate: «Noi non ce ne andiamo». E promettono: «Sta per succedere qualcosa». Epilogo prevedibile, secondo il presidente del quartiere Navile Daniele Ara: «L’atteggiamento di continua contrapposizione non ha pagato – commenta – se hai uno spazio comunale in convenzione, devi tenere conto del contesto. Abbiamo davanti cinque mesi lunghi, io al posto loro dialogherei per negoziare un trasferimento, come hanno già fatto altre realtà in passato». Nel frattempo il sindaco Virginio Merola annuncia che in quegli spazi la giunta «ha un progetto di interesse pubblico da attuare», senza però rivelare quale sia. Nella lettera inviata dal Comune a XM24 si parla di «un’istruttoria tecnica finalizzata alla redazione di un progetto di riqualificazione del complesso di via Fioravanti 24, da destinare ad attività istituzionali», che motiverebbe il mancato rinnovo.«Stiamo lavorando a un tavolo per individuare servizi funzionali al quartiere», si limita a dire la dirigente del settore Edilizia e Patrimonio Raffaela Bruni. Fu l’allora sindaco Giorgio Guazzaloca a concordare il trasloco in via Fioravanti degli attivisti dello stabile occupato in via Ranzani. Era l’atto di nascita dell’XM24, quindici anni fa. La prima crisi arrivò nel 2013: con la costruzione della rotonda su via Gobetti l’edificio rischiava la demolizione, compreso il famoso muro col murales di Blu, poi cancellato dal writer stesso in polemica con la mostra sulla Street Art a Palazzo Pepoli. Finì che la rotonda fu spostata di qualche metro e che l’XM firmò la sua prima convenzione, di durata triennale, col Comune. Convenzione scaduta a dicembre e che la giunta non vuole rinnovare. Un tentativo di dialogo è stato fatto nei mesi scorsi dall’assessora alla Cultura Bruna Gambarelli, ma non è andato a buon fine e ieri l’assessora non ha voluto commentare la vicenda. Nel frattempo nel quartiere sono state raccolte più di 500 firme contro l’XM24, per chiederne lo spostamento: i residenti lamentano feste molto al di sopra della capienza, rumore, spaccio e degrado. «C’è stato un cambio di atteggiamento dei cittadini – dice Ara anche quelli di centro sinistra, hanno cominciato a vedere l’XM24 più come un problema». Diverso il discorso del mercato settimanale di Campi Aperti che, spiega, «ha una convenzione indipendente e in futuro sarà spostato sotto la tettoia Nervi, quando sarà ultimata. Nel frattempo li invito a contattare la giunta perché gli assegnino uno spazio in via temporanea».

CATERINA GIUSBERTI

La Repubblica, 2 Febbraio 2017

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