Il linguaggio dei writers

Glossario

Aerosol art
Tecnica e corrente artistica che prevede l’utilizzo delle bombolette spray colorate e di diverse superfici urbane per realizzare le proprie opere. E’ una delle prime evoluzioni del graffiti writing da cui trae origine.

Billboard Liberation Front
Gruppo di street artists attivo a San Francisco a partire dagli anni Settanta. Il loro obiettivo è intervenire sulla comunicazione pubblicitaria con vere e proprie azioni di guerriglia mediatica. Le performance prevedono la modifica del messaggio pubblicitario con aggiunte, modifiche, sovrapposizioni di significati ed immagini.

Block style
Graffiti in cui le lettere sono dritte, semplici e squadrate, con effetto blocco (genere opposto al più confuso “wild style”). Caps. Sono i tappi delle bombolette. Ce ne sono di differenti misure a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. I “fat caps” servono ad ottenere una riga larga mentre per linee più sottili si utilizzano i “thin caps”.

Bombing
E’ l’attività di scrittura dei tags. Il termine fa parte del gergo specialistico dei writer e degli street artists. Significa bombardare di vernice un muro, un vagone. L’esecuzione non dura più di un paio d’ore e consiste in un primo “schizzo”, poi riempito di colori

Bubble style
Ingrandimento esagerato e deformazione delle lettere dei messaggi che compongono il disegno. Tecnica inventata dai mitici “Phase 2″ di New York.

Crew
In italiano “ciurma”, indica il gruppo di cui fa parte il graffitista che si caratterizza in seno alla cultura hip-hop per stile, contenuti, universo valorico ed immaginario collettivo.

Detournement
Teoria  situazionista elaborata da Guy Debord e Gil Wolman nel saggio “Metodi di Detournement”, apportando modifiche, aggiustamenti o complete revisioni. Il detournement è strettamente collegato all’altra teoria situazionista definita di decontestualizzazione e che comporta il cambiamento del contesto comunicativo dell’opera.

Disordinazione
Sono interventi su cartelloni pubblicitari, cartelli stradali, insegne, ma anche su muri e spazi pubblici finalizzati a modificare la percezione dello spazio urbano da parte delle gente inserendo elementi estranei, modificando il senso, creando scalpore.

Graffitismo
I graffiti di cui si parla sono grafismi, grafemi, graffi, urticazioni, scalfittura, arroncigliature, lacerazioni del mondo o della superficie su cui si interviene: sono grafospasmi d’amore.?A New York, nel ’72, varie bande di giovanissimi cubani, greci, neri, portoricani tracciarono lettere e incisero scritte, con i colori delle bombolette spray, sulle fiancate dei vagoni della metropolitana, sugli autobus, sui muri delle banche, delle scuole, dei fabbricati. Si trattò di un’invasione rapidissima e massiccia, con modi grafici che sapevano di fumetti e pubblicità ma soprattutto di messaggi cifrati.?Alla fine dello stesso anno, Hugo Martínez, studente di sociologia portoricano chiede all’U.G.A. di disegnare la scenografia di un suo balletto. Da questo momento il fenomeno dei graffiti passa dalle strade al sofisticato giro delle gallerie di Soho.Nel 1982 vengono identificati in Europa i tre più acclamati esponenti Keith Haring, Jean-Michel Basquiat e George Lee Quinones. È l’ingresso ufficiale del Graffitismo sulla scena dei movimenti di punta. La motivazione di questo movimento sta nel portare una comunicazione selvaggia e spontanea dal segno volatile e secco o duro e rabbioso, irruento e vitalistico.

Graffiti Writing
Fenomeno artistico inizialmente giovanile che si caratterizza per l’uso di apporre le proprie firme (tags) graficamente elaborate su tutti i luoghi della città. Nasce in America negli anni Sessanta e poi si diffonde in Europa e nel mondo nel corso degli anni Ottanta.

Graffiti Logo
Tendenza che si sviluppa a partire dalla metà degli anni Novanta e si caratterizza per la trasformazione dei Tags in vere e proprie icone cui è associato il nome dell’artista. Dette icone vengono apposte in diversi luoghi della città.

Guerrilla marketing
Metodo non  tradizionale di comunicare e di fare marketing. Trae origine dal termine militare guerrilla che prevede una tattica precisa per affrontare e combattere eserciti più grandi e più forti. Nel mondo del marketing e della street art la guerriglia consiste nello sfruttamento di comunicazione commerciale a fini ideali, politici e sociali ben diversi da quello previsti dal committente della comunicazione.

Hip-hop
E’ probabilmente la manifestazione culturale più diffusa e più importante della cultura giovanile contemporanea afro-anericana ed ispanica  in America. Nasce nei quartieri ghetto di New York nel corso degli anni Sessanta per poi dilagare velocemente in molta parte del mondo. La cultura Hip-hop trova espressione nella musica rap, nella breakdance, nell’aerosol art ed in un certo stile di vestire. La moda hip-hop è molto diffusa anche negli ambienti delle gangs giovanili non solo americane.

Outline
Contorno delle lettere.

Piece
E’ l’opera, il “pezzo” realizzato dal graffitista. Se è di dimensioni molto importanti si chiama “masterpiece”.?

Puppets
Sono i graffiti che rappresentano pupazzi, ispirati spesso alla cultura dei fumetti.

Stencil
Lo stencil è una maschera che permette di riprodurre le stesse forme, simboli o lettere in serie.
La maschera è realizzata tramite il taglio di alcune sezioni della superficie del materiale (ad esempio un foglio di cartoncino) per formare un negativo fisico dell’immagine che si vuole creare. Applicando della vernice o del pigmento sulla maschera, la forma ritagliata verrà impressionata sulla superficie retrostante lo stencil, in quanto il colore passerà solo attraverso le sezioni asportate.
Il principale limite dello stencil è il fatto che non permette la creazione di figure isolate all’interno dell’immagine. L’espediente a cui si deve ricorrere è l’uso di ponti che collegano la figura isolata al resto della maschera.
Ogni stencil permette di creare una forma di un unico colore, quindi per creare immagini a più colori è necessario creare una maschera appositamente realizzata per ogni colore che si vuole utilizzare, applicandole in fasi successive sulla stessa superficie. Questa tecnica di stampa con stencil è chiamata ciclostile.

Sticker
La sticker art, (dall’inglese sticker, adesivo) è una forma di street art in cui il messaggio o l’immagine sono veicolati da un adesivo. È consueto trovare esempi di sticker art in grandi centri urbani in posti molto trafficati.
Gli adesivi possono spesso contenere messaggi politici o sociali, con l’intento di arrivare al maggior pubblico possibile grazie al tappezzamento di vaste zone urbane, promuovendo così una maggiore sensibilizzazione verso un problema. Gli adesivi sono inoltre stati recentemente protagonisti di numerose campagne d’arte d’avanguardia (This is a heavy product, Obey Giant).
Un altro uso degli sticker nell’ambito della street art è quello di contenere la firma dell’artista (tag), in alternativa alla firma con spray o pennarello. Questi adesivi sono spesso caratterizzati da un colore di sfondo uniforme e dalla firma scritta a mano con pennarello.

Street art
E’ il termine generico con cui si definiscono tutte le manifestazioni artistiche che hanno luogo in spazi aperti urbani. Si differenzia dal graffiti writing perché non si limita a produrre tags più o meno elaborati ma realizza vere e proprie opere pittoriche anche ricorrendo a stencil, adesivi, murales e performances

Tag
E’ lo pseudonimo con cui il graffitista si fa conoscere apponendo la sua firma sui muri cittadini, sulle carrozze dei treni, sui cartelloni pubblicitari…Il tag esprime la personalità e la cultura dell’artista ed è per questo che ricerca una caratterizzazione formale ed estetica originali. E’ decisiva la scelta del carattere, la colorazione, la plastica e la creatività della firma.

Tag Master Killer
I graffitisti spesso si definiscono così perché i tags sono e devono essere illeggibili a prima vista.

Throw up
L’esecuzione più semplice, la scritta è comprensibile ed eseguita molto velocemente.?

Wild Style
Il genere, nato negli anni ’70, più complicato da leggere. Le lettere vengono deformate, colorate e si inseriscono ombre, tagli, spirali, frecce, bolli, rettangoli.

Writers
E’ il termine che si sono dati i graffitisti newyorkesi. Di solito riconoscono nel loro messaggio anche un’espressione artistica.

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One Response to Il linguaggio dei writers

  1. Gabriele Rispondi

    1 febbraio 2017 at 16:59

    Volevo chiedervi per curiosità che significato hanno due foto che ho scattato di graffiti sui muri dei portici della mia provincia. Per caso avete un e-mail, così ve le mando in allegato? Che non sembrano neanche scritti in italiano, ma ce ne sono dappertutto…

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