Incontro con il sostituto procuratore della Repubblica Riccardo Targetti

INCONTRO CON IL SOSTITUTO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA RICCARDO TARGETTI
Martedì 3 luglio 2007 l’Associazione Nazionale Antigraffiti, nelle persone del suo Presidente, Vittorio Pessina, del suo Coordinatore, Andrea Amato, e del legale, Avvocato Stefano Ricci, ha incontrato il Sostituto Procuratore della Repubblica, dottor Riccardo Targetti.
L’incontro, fortemente voluto dall’Associazione, è stato utile al fine di capire come la Procura milanese intende affrontare il problema dei graffiti.
Il dottor Targetti, coordinatore dell’ufficio SDAS (Sezione Definizione Affari Semplici) che si occupa dell’esercizio dell’azione penale contro gli imbrattatori, ha delineato un quadro non incoraggiante ma ricco di spunti per poter individuare alcune soluzioni concrete.
Anzitutto, non è possibile riferirsi a dati rilevanti dei procedimenti in essere: vi sono poche querele e, nella maggior parte dei casi, in assenza di esse la Procura non può agire.
Questo dato di fatto si spiega in parte con l’estrema difficoltà a raccogliere le prove a carico dei vandali e in parte con la sfiducia dei cittadini che non querelano, per una forma di passiva assuefazione di fronte al crescente degrado delle nostre città.
Quanto all’aspetto propositivo, il dott. Riccardo Targetti ritiene che l’unica sanzione realmente efficace possa essere il lavoro socialmente utile, rendendo la sanzione obbligatoria per un reato di nuova istituzione che tuteli il bene giuridico rappresentato dal decoro urbano.
In tal modo il reato potrebbe essere procedibile d’ufficio, superando il problema della necessità della querela: la fattispecie prevista dall’art. 639 c.p., oggi basata sulla tutela del patrimonio del privato (da cui deriva la procedibilità a querela), potrebbe meglio riferirsi al decoro quale bene pubblico (da cui discenderebbe la procedibilità d’ufficio).
Così la pena del lavoro socialmente utile, giustificata dalla violazione di un bene di tutti, sarebbe veramente rieducativa ed efficace sul piano riparatorio (anche se l’obbligo del “facere” pone sempre delicati problemi giuridici).
“Per rendere efficace l’operato del nuovo nucleo di vigili preposto esclusivamente al decoro urbano – sintetizza il Presidente Pessina – sarà utile un lavoro di coordinamento con la Procura e l’ufficio del Giudice di Pace in modo da creare quelle giuste sinergie utili a contrastare questo dilagante fenomeno. Determinante sarà comunque il ruolo collaborativo dei cittadini nel voler reagire a tale situazione di degrado

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