Gentile Sindaco Moratti,
Tempo fa’ ci incontrammo e volentieri ci prestammo come Associazione Milano Muri Puliti, di concerto con l’Associazione Nazionale Anti-graffiti, a supportare le azioni del Comune contro il malcostume degli imbrattamenti selvaggi.
Nel tempo, tuttavia, ci siamo dovuti arrendere all’evidenza di un Comune privo di una regia e di una strategia coerente in materia.
Le iniziative di contrasto ai graffiti sono state ispirate, anche recentemente, alla logica dell’una tantum, senza che vi fosse un disegno di “capitalizzazione” degli interventi di ripulitura.
Capitalizzazione che avrebbe potuto e dovuto innanzitutto imperniarsi su un’azione manutentiva, capace nel tempo di abbattere la recrudescenza del fenomeno e di assicurare a costi ridotti risultati duraturi.
Il progetto “Abruzzi Quartiere Pulito”, sviluppato insieme al Comitato Spontaneo Abruzzi-Piccinni, lo ha dimostrato molto bene.
Vecchie e recenti edizioni delle campagne “I Lav Milan” sono state invece condotte al più nella vana speranza di numerose sottoscrizioni di abbonamenti al servizio dell’Amsa. Speranza ovviamente infondata.
La recente impossibilità di Amsa di pulire le superfici imbrattate gratuitamente, frutto di un ricorso da parte di un’Azienda concorrente, è solo l’ultimo episodio di una gestione spesso confusa.
In secondo luogo, si sarebbe potuto e dovuto realizzare una forte sinergia con l’azione investigativa del Nucleo per il Decoro Urbano della Polizia Municipale. Tale Nucleo è dalla sua stessa fondazione sprovvisto dei mezzi tecnici per operare efficacemente, come abbiamo ripetute volte segnalato alla Sua Amminstrazione.
Esso conta inoltre pochi agenti (rispetto all’entità del fenomeno) operanti su più turni giornalieri e solo poche volte alla settimana su turni notturni, quelli utili a cogliere i vandali sul fatto. Gli agenti sono inoltre dediti a funzioni non attinenti al loro compito primario, quali l’anti-droga o la vigilanza ai seggi elettorali.
Gli ingenti imbrattamenti che si ripetono ad ogni corteo, autorizzato o meno, continuano a non incontrare alcuna azione preventiva.
La nostra esperienza dimostra che all’ombra dei cortei agiscono gli stessi imbrattatori seriali che si potrebbero arrestare con un’adeguata azione investigativa, se ne venissero create le condizioni (vedere prima) e ve ne fosse la reale volontà politica.
Gli strizzamenti d’occhio riservati dall’Assessore alla Cultura di turno della Sua Amministrazione ai writer (vedasi le varie mostre di street art organizzare con i nostri soldi) non hanno fatto altro che mandare un segnale contradditorio e pericoloso agli stessi writer ed offendere i cittadini onesti.
Essi sono assolutamente inappropriati, a maggior ragione a fronte della imperante sfiducia della gente comune e dell’evidente lassismo della Magistratura.
Le Sue stesse recenti dichiarazioni, Gent.mo Sindaco, a favore della consacrazione di superfici cittadine all’opera dei writer, in un perdurante contesto di assenza di regole chiare, sono un gravissimo errore.
Ci auguriamo che il Suo ultimo avvicinamento post-elettorale con settori della politica che invocano per il popolo libertà di scrivere sui muri, non renda le Sue politiche di contrasto ai graffiti ancora meno risolutive.
L’unica persona che nel tempo ha mantenuto una coerenza nelle parole e nei fatti è stato il Vicesindaco DeCorato, che esortiamo accoratamente a perseverare nel costituire il Comune parte civile in processi contro vandali arroganti come il Nicolosi.
Lo stesso Nicolosi, lo ricordiamo per inciso, che è stato sdoganato dal Suo Assessore Sgarbi e dal membro dell’Advisory Board del Comune nonchè Patron del Superstudio Più, Gisella Borioli.
Manca un anno alle elezioni comunali: il tempo minimo per impostare un’azione seria di contrasto al writing selvaggio, al di là di proclami, parole, e tanti soldi dei contribuenti mal spesi.
E’ indicativo cosa dicono i cittadini sul caso del “processo a Bros” (vedasi il link: http://milano.corriere.it/milano/dilatua/cronache/articoli/2010/04/07/bros-processo-graffiti-decorato_full.shtml).
La gente è ormai massicciamente disincantata: c’è da attendersi molte disdette agli abbonamenti al servizio ripulitura Amsa , se la Sua Amministrazione non raggiungerà risultati concreti.
E l’inazione della Magistratura non sarà scusa sufficiente.
Ero solito concludere le mie lettere con un “siamo a Sua disposizione”.
Ora sarà Lei a dovere convincere noi Elettori con i fatti.
Distinti saluti,
Francesco Sacchetto
Presidente di Milano Muri Puliti
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