Riportiamo un articolo del giornalista Claudio Bernieri apparso il 18 giugno sul portale milanosmarrita.net
Sono i negozianti di corso Ticinese ( 30 vetrine rovinate ) a scendere in campo ,per indicare i responsabili di raid sulle ”cugine” vetrine di via Montenapo.Nomi e luoghi di ritrovo della cosìdetta “vandal art” : una corrente “pseudo artistica” molto urbana, molto underground, che alcuni gruppi della sottocultura hip hop considerano l’evoluzione del graffito. Sarebbe una performance artistica incidere con punteruoli o con acido le vetrine della griffe della moda, sostengono i teorici del movimento del graffio su vetrine . I più noti ” artisti” si muovono indisturbati al Ticinese: “sono Reno, Hope,Xeno, Avido, Humen, NZ, che agiscono singolarmente: poi ci sono i collettivi di “vandal -artisti”, come il gruppo WCA, il duo DBS ( ma è un marchio in franchising) la crew degli Hashisc Lovers,i Vetra’s Vandals,con Fly , Fia e Shampoo,e infine le Brigate Cani da Birra” snocciola la lista un barista loquace fuori da un locale di culto al Carrobbio.…”E’ dai bar di via Gian Giacomo Mora, dove i vari “vandal artist” si radunano alla sera, che si programmano le “performance” come quella nel Quadrilatero” racconta con astio.Ricostruiamo la mappa di questo movimento “artistico” misconosciuto con l’aiuto dei negozianti del Ticinese, “vandal – vittime” di questa moda: “i raid contro le vetrine di solito scattano dopo le tre di notte, quando la piazza di san Lorenzo si svuota” spiega paziente un tabaccaio “taggato” con acido e punteruolo . Il writer Vomito, uno dei “vandal -artisti” più noti di via Gian Giacomo Mora e delle Colonne, si espone davanti a un bar di culto del mondo hip hop e accetta di raccontarsi : “io credo di sapere chi è stato in via Montenapoleone a incidere le vetrine – si vanta- C’è la sua corona, significa che è un maestro del graffio, è come Dumbo, che era numero 1.Quindi cercate il Number One dell’incisione,… Il nome? Noi writer non facciamo la spia”.
“Camminano per il corso e ci lanciano occhiate di sfida,ci odiano, sappiamo che sono loro a rovinarci le vetrine ma non sappiamo che fare: hanno il coltello in tasca, sono aggessivi, spalleggiati dalla stampa amica, consapevoli che la giunta attuale coccola i writer e il degrado. E dietro a loro c’è un giro poco chiaro e mafioso di intimidazioni: i gruppi di writer si danno battaglia sperando di apparire un giorno con la loro firma sui giornali , di ottenere commesse da industrie di jeans o di scarpe, si contestano tra loro….E’ puro bullismo ed esibizionismo…ma che nasconde un bel business..Un cappellino da writer si paga 150 euro nei negozi dedicati …” si sfoga un commerciante che ha un negozio di scarpe su Corso Ticinese.. Tre volte ha dovuto rifare le vetrine. Ecco dunque Reno, ecco arrivare Alfa, NZ, Soda..età media 16 anni, in Ticinese Street: Fanno vasca, con la birra in mano e l’acido pronto per incidere le vetrine in tasca. L’ora del raduno è mezzanotte alle Colonne, Il look è griffato: le felpe hanno il cappuccio, per coprire il volto quando si tagga.“Siamo come i Cavalieri della Notte, colpiamo e via “ spiega euforico e un po’ bevto Vomito..Pippa coca il writer Vomito, sotto il porticato della chiesa di san Lorenzo, occupato da bonghisti e bambini di satana: nel suo book ci sono circa 10 vetrine taggate. Sono le due di notte, è ancora presto per i raid: “ ci ispiriamo al mitico Dumbo , che teorizzò sin dagli anni 90 la vandal art come espressione artistica.Dunbo lasciava la mitica corona sopra la sua firma: come per dire, sono il Maestro. Ora Dumbo ( tale signor Atzori, grafico e commerciante di magliette ) è emigrato a New York ,s’è ritirato dalla scena , s’è sposato, ha avuto un figlio, ma noi vediamo ancora in Dumbo un esempio da seguire “( vedi la galleria a fianco con le “opere” di Dumbo).
Facciamo un po’ di storia: Dumbo “colpiva” portoni ,camioncini ,muri con la bomboletta areosol. Taggava, in gergo, I nuovi writer colpiscono invece con l’acido o il punteruolo per fare più danni. I raid con incisioni delle vetrine sono incominciati due anni fa,impiegando un pennarello all’acido che restava indelebile sul vetro : il primo fu Reno. Decine di migliaia di euro di danni alle vetrine. E’ stato il gruppo di vandal –art chiamato WCA, ogni notte radunato nel parcheggio di via Vetere, a far partire in grande le “ performance”. “ Ci aveva gasati il libro di Franck Veleno che insegnava a taggare i treni “ racconta Vomito.” ma noi al posto dei treni , tagghiamo le vetrine. Il nostro nome resta lì per sempre”.
Le “crew” ( bande) del WCA e i DBS hanno iniziato a vandalizzare le vetrine del Ticinese due anni fa, nel totale disinteresse delle forze dell’ordine , della magistratura e del sindaco Moratti, ripetutamente invitata a intervenire.I raid sono proseguiti per tutto lo scorso anno, con un picco di 30 vetrine colpite dall’acido dal Carrobbio a piazza XXIV Maggio in una notte. Allora furono raccolte 500 firme di residenti del Ticinese per richiedere un presidio fisso della polizia davanti ai noti bar di via Vetere dove si radunavano i teorici della vandal art.. Al commissariato Ticinese hanno ignorato le denunce. Poi sono arrivate le elezioni comunali ; e i neo eletti assessori Granelli ,Boeri, D’Alfonso si sono disinteressati del problema: “anzi, non hanno tolto nemmeno un enorme murale che inneggia agli attentati terroristici in via Scaldasole, dipinto poche settimane fa…“ racconta sbalordito e indignato un architetto che vive nella zona. Che fa partire la polemica: “Anzi, c’è un sito, OdioMilano, che difende questo murales, sfotte i residenti, li mette alla gogna… è una provocazione,anche perchè il sito è diretto da un noto giornalista televisivo che deve avere una doppia personalità, prende lo stipendio dalla tv commerciale dove lavora come pennivendolo e difende vandali e terroristi che infestano il nostro quartiere”. Singolare , il blog che Odiamilano : con un atteggiamento vagamente intellettuale, ma di intimidazione mafiosa, se la prende con altri writer e artisti, rei di non seguire le direttive “culturali” del sito : ne ha fatto le spese il poeta di strada Ivan, diventato famoso con i suoi assalti poetici e il verso: “il futuro non è più quello di una volta.” ” Ha copiato da Verliane” urla in un post OdioMilano : il sito di solito attacca i miti residenti del Ticinese ,rei di protestare contro le siringhe sporche di sangue abbandonate nei portoni dal popolo della movida.Ama eroina , buco, degrado è un sito nichilista e piace ai punkabbestia di Falce & Chupito,
Droga , degrado, nichilismo e vandal art, dunque: Vomito è un tossico, Reno è un cocainomane psicopatico, Humen è un border line sbandato , tutti sono fradici di birre, pasticche , acidi, piste..E’ la droga che li spinge ad arrampicarsi sulle impalcature dei palazzi o incidere le vetrine lasciare una scritta indelebile: e poi filmarsi e mettersi on line.. …Il duo DBS è stato beccato così, all’angolo tra Corso Ticinese e via Vetere da una volante di passaggio….Erano fradici di droga, alle 5 del mattino..Nessuna conseguenza penale per i noti vandal -artisti.”Dopo il graffio il negoziante dovrà cambiare la vetrina che gli costa alcune migliaia di euro…” spiega risentito l’architetto del Ticinese” ormai nella zona tutti i commercianti hanno rinunciato a farlo, e il risultato è questo: centinaia di vetrine rovinate. Succederà presto in via della Spiga, sant’ Andrea, del Gesù…Rovinare là le vetrine da più visibilità..”
Vomito ha finora taggato solo una vetrina: quella della farmacia notturna di corso Ticinese.Di solito Vomito – diploma di terza media a Rozzano- fa la vasca alle 4 del mattino insieme a Hope e a Avido dalle Colonne al Naviglio, copre con la sua firma i versi sui muri dei poeti del Ticinese: vengono irrimediabilmente devastati anche tutti i murales dipinti dai giovani artisti di Brera sulle cler del quartiere: i dipinti in carta incollati sulle saracinesche finiscono strappati o rubati ..Sembrano intimidazioni mafiose…
“ Questa è la nostra zona ” spiega Avido“ Partiamo da via Vetere , dal parcheggio, verso le 4 del mattino, lama in tasca, quando c’è il cambio delle Volanti e i pul stanno a bere il caffè.Ci conosciamo tutti, stiamo nel parcheggio interno di via Vetere. è una zona free, di nessuno, dove non entrano più i Fratelli Branca.. hanno paura di noi. Ci si fa di coca e di acidi. Il nostro mito era ieri Dumbo, oggi è Franck Veleno,un producer e scrittore hip hop che posta sul sito OdioMilano. Noi siamo dei performer hip hop, la nostra tela è la vetrina,le strade sono di tutti e le vetrine sono di chi le guarda. I residenti si devono dare una calmata: la strada è nostra.Vogliamo ora il parco delle Basiliche, abbattereno la cancellata, Boeri è con noi . Viva il Comunismo Alcolico”
Nascono così le note “opere d’arte” dei Maesti Vandalici fotografate nei mesi passati ( vedi sotto ) Ghirogori incisi su tutte le vetrine di corso Ticinese.“ Colpiamo per farci notare, ci filmiamo e ci mettiamo sul web, così diventiamo sempre più famosi ”teorizza Avido.
“ Ormai il Ticinese non ha più una vetrina libera, e siamo costretti a colpire altrove. Colpiremo tutta Milano” promette Vomito dal suo bar di culto in via Gian Giacomo Mora.Ma chi sono i cattivi maestri della vandal art? Innanzitutto il citato Dumbo : che ha pubblicato – prima di fuggire inseguito dalle cause civili per danni – un suo libro di memorie e di fotografie di performances, in vendita su Internet. C’è poi Franck Veleno , che si autodefinisce producer hip hop: scrive e arringa su un sito molto amato da punkabbestia e fancazzisti delle Colonne di san Lorenzo: ”Odio Milano”. Veleno ha scritto anche un libro, Whole car poetry , in vendita su Amazon, dove insegna ai neofiti a imbrattare i treni con poesia. Lo spazio per le sue fatwa glie le offre OdioMilano: un sito che è tutto un programma…E’ frutto della psicosi un noto autore televisivo; conferma un commerciante di mobili:“scrive le battute in una televisione commerciale .è un tizio che viene dal clan Santoro, con il suo blog incita all’odio i ragazzini, è un provocatore da fermare, uno psicopatico con una doppia personalità, odia e ama ”
Uno dei negozianti del Ticinese che ha avuto la vetrina rovinata dagli “artisti” della vandal art si scalda: “Questo blog è insopportabile, ironizza con i suo sgrammaticato cityspeak sui residenti del Ticinese che si lamentano per il rumore della movida selvaggia,mette alla berlina chi protesta ,con vere e proprie liste di proscrizione.. Provate a leggere “Fenomenologia del residente “ : un delirante saggio scritto dall’autore di questo blog che prende di mira i residenti di corso Como, dell’arco delle Pace, di san Siro, rei di voler dormire alla notte. Un sito che incita al linciaggio della gente per bene. “
Ma come si possono intanto difendere i negozianti dai vandali , vista l’assenza della giunta Pisapia nella lotta al vandalismo dei writer? Con l’ironia. Accanto alle firme dei vandali, c’è sempre qualcuno tra i residenti che commenta e aggiunte uno sfottò: così Reno , la tag incisa sulle vetrine di corso Ticinese è diventata “F-reno all’intelletto”: qualcuno ci ha aggiunto a pennarello lavabile lo sfottò .Il writer vandalo Alfa è divenato “An-Alfa-beta”.NZ è ora Neuroni Zero, Soda è trasformato in “ Sò- da –ricoverare”, e Avido s’è meritata una lunga frase in via Vetere , messa sotto la sua firma: “Il vuoto per apparire ha bisogno di enormi firme”. Made by gli artisti di Brera. “I vandal –artisti sono egocentrici , esibizionisti, ignoranti e vogliono lasciare le loro firme sulle vetrine, per poter esistere: sono una nullità, e noi ironizziamo sulla loro falsa esistenza e così, li mettiamo in crisi con l’ironia” spiega un gestore di locali del Ticinese che finora ha cambiato tre volte le vetrine. 3000 euro di danni “Le griffe di via Montenapoleone si aspettino altri raid….la vandal art non è mai paga . I writer di via Gian Giacomo Mora si aspettano interviste dai giornali -zerbini, e gloria duratura ; magari, almeno per Franck Veleno,ci sarà in futuro un bell’assessorato in giunta con Boeri “
Ma piace , la “vandal art”? avrà un mercato? Il cartello stradale-performance di Dumbo pubblicato qui sotto è stato venduto in una galleria di New York per duemila dollari. Cancelli e cartelli taggati dai writer spesso vengono divelti da galleristi aninimi che per il momento li posizionano nei depositii: domani si vedrà..Un camioncino esposto in via Vetere, di proprietà di un commerciante di tappeti, suscita curiosità e sarcasmo alla frontiera:” i doganieri ci prendono per hippy, per balordi, per terroristi…dobbiamo stare a spiegare che abitiamo al Ticinese…”
Nino Travertino
22 novembre 2012 at 19:05
Ma che fantasia avete? Come avete fatto a inventarvi di sana pianta tutte queste cose? Voi siete i veri artisti altro che writer!!
Andrea
4 gennaio 2013 at 13:51
Informati e fatti un giro nei luoghi vandalizzati.
T.B.B.
8 gennaio 2013 at 20:27
Concordo con ogni parola scritta nell’articolo, le cose stanno tristemente così. Tutti i nomi corrispondono a quelli che vediamo per le strade e sulle vetrine di milano. Sono contento che Vomito ora abbia un volto e invito il giornalista a denunciarlo presto alle autorità. Nel frattempo vi ringrazio per la sana informazione che fate. Via i murales dalle nostre case!!