« Graffiti su autobus e alle fermate. Danni per 100 mila euro all’anno»

La denuncia di Tper: «Le più colpite sono le pensiline»

Anche TPER – la società di trasporti che ha preso il posto di Atc nella gestione delle linee urbane ed extraurbane di autbous dopo la fusione della stessa Atc con Fer – appoggia la campagna lanciata dal Carlino contro i graffiti e per ripulire i muri della città. Non solo muri, però, visto che tra gli oggetti di arredo urbano maggiormente presi di mira dai vandali delle scritte, armati di pennarelli indelebili e bombolette spray, ci sono anche le pensiline delle fermate degli autobus, e, ovviamente, i mezzi di trasporto stessi. «COME ogni ambito della città, di cui il trasporto pubblico è parte integrante – scrive Tper in una nota – i nostri mezzi e arredi non sono immuni da vandalismi compiuti a danno di chi utilizza il servizio in modo corretto. Tper nel corso del 2012 ha quantificato danni per oltre 100.000 euro in conseguenza di atti vandalici e di graffiti su bus e pensiline bolognesi; risorse considerevoli che potrebbero essere destinate ogni anno ad una miglior causa: quella del servizio offerto. Sul fronte della rimozione dei graffiti abbiamo intensificato gli interventi». I problemi, però, restano, soprattutto per quanto riguarda le fermate degli autobus. «A terra – scrive ancora la società di via di Saliceto – le pensiline sono più esposte a ogni ora del giorno e della notte agli ‘attacchi’ e gli interventi, in particolare per la sostituzione dei plexiglass, sono particolarmente onerosi». «Tra le azioni più odiose – continua Tper – annoveriamo gli scarabocchi sulle tabelle orarie ai pali di fermata e alle pensiline, che non consentono di leggere i passaggi delle linee, ma anche le incisioni sui vetri dei bus. Danni ingenti e duri colpi al decoro sono inferti anche dai tagli e dalle bruciature alle fodere dei sedili, in particolare sui mezzi suburbani ed extraurbani. Soffriamo anche l’affissione di adesivi abusivi di ogni genere. L’atto vandalico è quasi sempre compiuto in maniera subdola e viene rilevato in flagranza solo in rarissimi casi: da parte di un’azienda che ogni anno, solo a Bologna e provincia, effettua oltre 2.600.000 corse d’autobus sarebbe impensabile un controllo capillare e diretto su tutto il servizio. Per questo non possiamo che contare, oltre che sul nostro impegno, sulla collaborazione degli utenti. Ma non è tutto. Dal prossimo anno scolastico Tper concentrerà in particolare sui giovani il proprio messaggio sociale: in alcune scuole superiori di città e provincia saranno realizzati laboratori didattici per far conoscere le caratteristiche del trasporto pubblico locale, a insegnare come utilizzarlo al meglio e a trasmetterne il valore per la comunità».

Articolo apparso su Il resto del Carlino del 24 giugno 2013 a firma di

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