I riti di iniziazione dei latinos: ragazzi pestati e ragazze stuprate

Armi e tatuaggi: un’escalation di violenza

Per accedere alla gang un passaggio tribale. Graffiti sui muri per delimitare il territorio e tatuaggi per distinguersi. Ecco cosa sono disposti a fare i giovani per entrare nella banda.

Milano, 9 ottobre 2013 - «Entri con amor o con dolor»: è il motto, la regola d’ingresso per essere affiliati alla banda Ms13. Prove durissime sul piano fisico, in chiave di butalità e anche di sopportazione, come indice della capacità di resistenza all’attacco del nemico. «Le prove vanno dal classico pestaggio violento per i ragazzi, in tal modo iniziati alla vita di combattenti in servizio permanente, ad un pestaggio non meno violento per le ragazze, le quali però in alternativa possono o concedersi al capo oppure essere sottoposte ad uno stupro di gruppo. Così si portano addosso, in maniera indelebile, i segni di un’appartenenza che rievoca canoni tribali».

Le regole di ingresso e convivenza all’interno della banda a struttura gerarchico-verticistica si leggono nell’ordinanza che dispone la custodia cautelare per i venticinque appartenenti alla Ms13. «Per entrare nel gruppo basta conoscere qualcuno della banda – si legge ancora -. È previsto un giuramento. Bisogna farsi picchiare per 13 secondi». Possono entrare anche le donne, ed anche loro vengono picchiate, ad occuparsene sono altre donne, se ci sono, altrimenti altri uomini. Uno degli affiliati, finito in manette, racconta: «Le donne devono fare sesso con il capo, con il suo secondo e con altri due che sceglie il capo. Spesso le ragazze sono utilizzate per tendere tranelli o imboscate ai componenti del gruppo che ha trasgredito le regole. Ma anche per attirare i componenti di altri gruppi in luoghi ove sono già presenti quelli della Ms13, che poi attueranno l’aggressione nei loro confronti».

Gli appartenenti alla banda sono territorialmente radicati, tanto da usare graffiti per delimitare le zone di loro esclusiva competenza. Ciò che distingue i «mareros», così nel linguaggio autoctono si definiscono gli associati, sono i tatuaggi. I guerrieri più importanti, quelli al vertice dell’organizzazione, ne sono ricoperti dalla testa ai piedi. I primi affiliati hanno tatuaggi più nascosti, spesso all’interno del labbro inferiore. I tatuaggi sono simbolo di appartenenza, indelebili, come l’esito dello stupro sulle donne. Comprendono sempre le lettere Ms e il numero 13 scritti in caratteri gotici. Come la raffigurazione delle corna del diavolo, dalla simbologia delle due facce della vita, quella felice e quella triste e, spesso, il nome della banda.

Articolo apparso sul quotidiano Il Giorno del 9 ottobre, a firma di di Anna Giorgi

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