Quando abbiamo deciso di suonare l’inno di Mameli’ in occasione del 25 Aprile 2013, ho pensato che, il luogo giusto per poterlo eseguire doveva essere la strada, dove tutto succede, dove i profumi sono molteplici, e tutte le storie si incontrano, e si raccontano. La tecnologia oggi ci imprigiona, dietro uno schermo, in casa regalandoci un sacco di amici…virtuali!

In un momento così difficile, i giovani e i ragazzi sono la speranza possibile di un riscatto perché sono coloro che hanno l’energia e la voglia di urlare ‘basta’ per potere ricominciare.
Tutto oggi sembra ‘imbrattato’ da troppi interessi, da troppe logiche disfattiste, lontane da quella bella moralità di quel 25 Aprile 1945, dove la nascita di una coscienza nazionale ha animato e nutrito di esaltanti principi gli animi di chi ha lottato per la libertà. Credo che quegli stessi principi siano quelli che hanno mosso le mani e la mente di quei ragazzi che hanno “imbrattato” quel muro nella Lecce vecchia riempiendolo di amore, di gioie e di colori per trasgredire una falsa ‘legge’ purtroppo ancora non uguale per tutti.

Raffaele Casarano