I weekend col pennello di avvocato e farmacista: «Dalla chiesa alle case, ripuliamo da tre anni»

Bologna – La storia In via San Vitale

I cittadini di via Broccaindosso hanno avuto come maestri altri cittadini che prima di loro avevano fatto la stessa esperienza. Luciano Bertoluzza, avvocato penalista e Francesca Marrè, farmacista, che oltre al lavoro e ai loro quattro figli hanno pensato bene di impiegare la maggior parte dei weekend degli ultimi tre anni a pulire i muri della città. Una storia iniziata per caso. «Precisamente tre annifa – racconta Francesca Marrè -.
Abbiamo visto la Parrocchia di Santa Maria della Pietà in via San Vitale completamente deturpata. Abbiamo chiesto il permesso al prete e abbiamo cominciato a pulire i graffiti. Poi abbiamo continuato il lavoro sulle case a destra e a sinistra della chiesa». La «ripulitura» della chiesa ha portato altro lavoro perché poi «abbiamo proseguito in via Sant’Apollonia e in via dell’Unione». Nessun permesso, nessun proprietario che ha storto il naso, anzi. «Qualcuno si è pure unito a noi nel lavoro. Insomma hanno visto quel che facevamo e hanno seguito il nostro esempio». Di soldi neanche a parlarne. Quella di Luciano e Francesca è una passione. Certo qualcosa hanno dovuto tirare fuori per il loro particolare hobby. «Per la verità non tanto. Due proprietari ci hanno donato 100 euro a testa quando hanno visto quello che facevamo. Dove abitiamo noi ha deciso il condominio di sostenere le spese. Il resto l’abbiamo tirato fuori noi, ma non sono cifre importanti». Chiedersi perché lo fanno è la domanda più naturale del mondo e la risposta è ugualmente semplice. «Ce lo chiedono in molti, ma la verità è che noi ci divertiamo, per noi è una specie di hobby. I fine settimana che nonpuliamo i muri non ci divertiamo». Anche loro sono rimasti piuttosto colpiti della vicenda dell’oste che è stato picchiato dai graffitari dopo essere intervenuto per impedirgli di deturpare i muri. «Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda, ma c’è una cosa che mi ha disturbato. Le parole del questore che ha detto che la città si deve svegliare. Credo che sia inqualificabile questa espressione, è la questura che si deve svegliare se questi soggetti possono colpire indisturbati».

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