Murales per colorare la città e difendere le donne

Venaria – L’idea è senz’altro originale: colorare i muri di alcuni edifici anonimi della città con grandi graffiti. Scene che tratteranno temi di attualità fino a comporre «un percorso ideale visivo che attraverserà Venaria per sensibilizzare le persone su argomenti importanti», come spiega l’assessore ai Grandi Eventi della Reale, Fosca Gennari. Oggi, alle 16, verrà inaugurata la prima opera, dipinta sulla facciata dell’azienda speciale multiservizi, all’angolo tra viale Buridani e corso Matteotti, dal writer di casa Vesod Brero. Il progetto In futuro coinvolgerà anche le scuole cittadine. Gli alunni dovranno partecipare ad un concorso per ideare uno slogan che accompagni ogni singolo murales. «Quello che verrà scoperto oggi è contro la violenza sulle donne – continua ancora la Gennari, che ha deciso di mettere in piedi l’iniziativa insieme alla collega di giunta Rossana Schillaci, assessore alle Pari Opportunità – Poste Italiane ha già realizzato un annullo postale e, insieme alla Pro Loco di Venaria, anche una cartolina che riproduce il graffito realizzato da Brero». In questa direzione, il prossimo dipinto, sarà dedicato alla «Pace» e troverà spazio sul grigio muro della sede delle Poste di Venaria, in via Guarini. «Grazie alla collaborazione con Poste Italiane sarà anche stampato un francobollo sul tema della pace che riprodurrà il murales realizzato da un giovane artista emergente», anticipa l’assessore. L’obiettivo dell’amministrazione è anche quello di far lavorare gli artisti emergenti nel settore della street art, come avviene in diversi Paesi del mondo già da molto tempo. «Vorrei ricordare che, dietro a questo progetto, ci sono degli sponsor che danno la possibilità di realizzarlo» – ci tiene a puntualizzare la Gennari. Gli ultimi ritocchi li sta ancora definendo Vesod Brero, appollaiato sul cestello che, da lunedì scorso, gli ha consentito di spostarsi lungo la facciata dell’Asm, tra la gente che, dalla strada, lo guardava incuriosita. Anche perché il graffito misura circa 13 metri d’altezza per ben 18 di lunghezza e propone una «donna in movimento». «Che, da una parte, si può vedere pensierosa, dall’altra sembra spaventata, come fosse pronta a proteggersi da qualcosa», illustra Brero, mentre continua a colorare a colpi di una delle circa 150 bombolette spray utilizzate per il lavoro. Sorride: «Sono un po’ in ritardo, manca ancora qualche dettaglio, il murales sarà terminato definitivamente nei prossimi giorni». La riqualificazione urbana È questo l’altro aspetto, non certo secondario, che si prefigge di raggiungere l’iniziativa di Venaria. Anche perché, nei prossimi mesi, gli amministratori sceglieranno altri muri di stabili da poter colorare, rappresentando un tema di attualità. «I disegni verranno effettuati in diverse parti della Reale – non nascondono gli assessori Gennari e Schillaci – in modo da coinvolgere tutta la città in quello che potrebbe diventare un percorso di visita che possa catturare l’attenzione delle migliaia di turisti che, ogni anno, arrivano a Venaria per ammirare la Reggia e i capolavori che sono esposti al suo interno».

Articolo di Gianni Giacomino apparso l’8 dicembre 2013 su La Stampa

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