I muri del parco sono una lavagna a cielo aperto di scritte e murales

Giorno e notte è terra di nessuno il giardino dedicato a Virgilio

ROMA – Iniziali, svastiche, disegni e frasi d’amore: i muri del parco Nemorense sono come una grande lavagna a cielo aperto, con l’unica differenza che le scritte qui non vanno via con una spugnetta, servirebbero i mezzi e soprattutto qualcuno che se ne occupi. «Dopo anni di degrado, si corre il rischio di abituarsi all’incuria» racconta Silvia, sportiva frequentatrice del parco Nemorense. Eppure gli ultimi lavori di riqualificazione non risalgono a molto tempo fa. Era il 2011, quando la precedente amministrazione portava a termine interventi di manutenzione straordinaria riguardanti soprattutto le aree verdi. Ma non basta intervenire sul parco, poi serve manutenzione. Dopo essere quasi scampato al Pup che prevede un parcheggio sotterraneo, il parco non è sfuggito all’incuria. Negli anni, i comitati, primo fra tutti «Quelli che il Parco» nato a novembre 2009, hanno lottato per impedire la realizzazione parcheggio, anche attraverso una petizione (4000 firme in poche settimane) e un esposto alla Procura. L’ultima iniziativa risale a settembre: in una lettera indirizzata al sindaco Marino, hanno chiesto «una revoca definitiva della convenzione con il concessionario e le autorizzazioni per la realizzazione del parcheggio sotterraneo». Ad oggi «non abbiamo ancora ricevuto risposta» spiega Enzo Rigoli, presidente del Comitato. Intanto c’è il problema della mancata chiusura notturna del parco. Mancano i fondi, è scaduto il contratto con le cooperative che se ne occupavano e adesso il compito spetta all’Ama. Il risultato è che il parco la notte resta quasi sempre aperto. I vandali agiscono indisturbati e l’indomani i residenti contano i danni: fontane spaccate, sanpietrini rotti, giochi per bambini danneggiati e poi scritte ovunque. Le frasi d’amore sono impresse sui muri dalle bombolette spray di qualche adolescente innamorato, insieme ai simboli estremisti di fanatici di passaggio e i disegni di artisti improvvisati, i vandali hanno gioco facile nelle ore notturne. Nato nel 1930, il parco, detto anche Virgiliano, perché inaugurato nell’anno del bimillenario del poeta latino è molto frequentato dagli universitari. Sulle pagine dei social, la polemica cresce: «Vi invito a fare un giro al parco Nemorense: sporcizia ovunque, deiezioni di cani, fontanelle rotte, acquitrini puzzolenti, giochi per bambini danneggiati. Il parco resta aperto 24 ore su 24. Pare che il Comune abbia tagliato gli straordinari agli addetti ai cancelli – spiega un residente – Sulla pagina web del comitato Quelli che il Parco, invece, si legge l’ultima segnalazione indirizzata al Servizio Giardini: «L’apertura notturna del parco ha fatto sì che uno (o più) senza tetto si siano stabiliti permanentemente all’interno del parco. È davvero avvilente vedere che un parco su cui ultimamente sono stati spesi così tanti soldi pubblici si stia rovinando per l’incuria» Il degrado, intanto, avanza in attesa di risposte.

Articolo di Sofia Gorgoni apparso su Il Tempo il 4 gennaio 2013

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