Raid dei writer in via Carcano Ma questi sono vandali, non artisti

Como 2

COMO – Che i palazzi siano vuoti o meno non pare fare differenza. Basta che ci sia una superficie da imbrattare e i vandali entrano in azione: ultimo scenario delle loro imprese, via Carcano, dove hanno dato il peggio di sè, a suon di bombolette spray, tanto sull’edifico che ospita, tra gli altri, la sede della Cassa Rurale e della Camera di Commercio, quanto sugli spazi commerciali lì accanto, oggi vuoti. D’altronde, il centro l’avevano già riempito per bene di scarabocchi in ogni dove, e l’azione si è dovuta allargare qualche metro più in là.Scritte colorate che hanno imbrattato il palazzo sorto pochi anni fa dove un tempo sorgeva la sede della ex Geometri, prendendo di mira muri e colonne. Le più evidenti, viola e azzurre, all’esterno, sul fianco dell’edificio, in modo che chi arrivi in auto percorrendo via Carcano non possa proprio evitare di vedersele davanti agli occhi. Le altre all’interno, lambendo i vetri. Volti bianchi schizzati sul marmo e volti deformati e ghignanti tracciati con la vernice nera che accolgono dirigendosi verso piazza Delle Stelle. Altro angolo del centro che mette tristezza, vittima com’è dell’abbandono. I totem che rendono omaggio ai campioni della Pallacanestro Cantù sono ormai rimasti in pochi, qualcuno pure zoppo. Decimati dai teppisti che li hanno sfregiati e distrutti. Anche qui non mancano scritte ovunque, e le grate dei canali di scolo dell’acqua sono sconnesse. In merito allo stato della piazza, nei mesi scorsi, l’associazione Tradizione Canturina ha annunciato che in collaborazione con gli Eagles Cantù si occuperà della sistemazione di tutti i totem, realizzando una nuova istallazione di quelli dispersi. Inoltre ne dovrebbero venire posati tre nuovi, uno dedicato anche al presidente della Briantea84 Alfredo Marson. Si spera arrivino tempi migliori per questo spazio, insomma. Volgendo lo sguardo l’occhio cade poi su quelli, di spazi, che anni fa ospitavano un grande negozio di elettrodomestici. Ora vuoto, e utilizzato come tela dagli imbrattamuri che in tutta evidenza a tarda ora frequentano la zona. Spettacolo con cui ormai i canturini hanno dovuto prendere familiarità. Il parco di Villa Calvi, via Matteotti, piazza Parini: ovunque scritte e disegni tappezzano muri, vetrate, sportelli del gas, parcometri, cassette della posta, panchine. Nelle scorse settimane nuovi scarabocchi sono fioriti sul monumento che guarda alla villa e sul muro di recinzione, in giallo acceso e arancione. Da molti mesi poi la situazione del palazzetto Parini è sotto gli occhi di tutti. Le scritte si sono moltiplicate nel tempo, dagli uffici della Asl fino all’ingresso del palasport. Tanto che si arrivò persino a invitare provocatoriamente gli autori a utilizzare meglio il proprio tempo entrando per tirare la palla al cesto, invece di vandalizzare proprietà pubbliche. Senza successo.

Articolo di SILVIA CATTANEO su la Provincia di Como del 11 febbraio 2014

 

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