Ripulita la scuola Iovine a Campobasso

Campobasso – L’Associazione di Quartiere ha provveduto, attraverso l’opera dei propri volontari e a proprie spese, alla ripulitura della scuola Iovine: è stata acquistata una vernice specifica ed una idro-pulitrice industriale affinchè venissero rimosse le scritte vandaliche presenti sui muri dell’istituto scolastico di via San Giovanni.

Una nuova tappa nel cammino di collaborazione fra la scuola del quartiere e l’associazione stessa.

Un messaggio importante per una città che vive apaticamente il fenomeno del degrado.

L’appello che facciamo ai campobassani è di unirsi all’azione dei cittadini volontari.

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7 Responses to Ripulita la scuola Iovine a Campobasso

  1. Donato Paolucci Rispondi

    1 maggio 2014 at 22:18

    Anche Campobasso si sta gradualmente svegliando dall’immobilismo. Era ora! Mi auguro che a questa seguano altre iniziative, nonostante si debba lottare contro le remore mentali dei più, la burocrazia, le assurde giustificazioni della Soprintendenza dei Beni Culturali, laddove si decida di ripulire edifici storici.

  2. Attilio Rispondi

    3 maggio 2014 at 22:16

    Cari signori “Pensa”, “Usb”, “Skizo”, vi sconfiggeremo!

    • Arianna Di Biase Rispondi

      3 luglio 2014 at 21:01

      Io non vedo l’ora di assistere a questa scena: “Pensa” che ripulisce tutto l’edificio dell’Assessorato ai Lavori Pubblici in Viale Elena e la scuola elementare di Via Kennedy, poi aiuta gli imbianchini a ritinteggiare il Conservatorio di Musica, che ormai necessita di manutenzione. Tutto questo sotto una telecamera ed un folto pubblico di sostenitori (della sua azione LEGALE). Dall’imbrattamento alla ripulitura, dal buio della notte al pieno giorno: una rivoluzione culturale!

  3. Annamaria Palmieri Rispondi

    4 maggio 2014 at 21:30

    Andrea, ieri sera c’è stato l’ennesimo scempio in Via Cavour e Viale Elena a Campobasso. Per favore, cercate di sensibilizzare l’amministrazione comunale, di dialogare con loro, perché noi non sappiamo più che lingua parlare con loro! Grazie.

    • Andrea Rispondi

      5 maggio 2014 at 23:26

      Annamaria, faremo del nostro meglio. Non mollate. Anche a Milano la situazione è la medesima. Non aspettiamo più l’amministrazione: andiamo avanti da soli! Quando vorranno essere rivotati sapranno a chi non rivolgersi.

  4. Mara Rispondi

    5 maggio 2014 at 23:20

    Bisogna far interiorizzare il concetto di legalità, di rispetto del patrimonio, e le scuole sono il primo volano: non si riducano a mere dispensatrici di sapere! Ad maiora per Campobasso, non lasciamoci calpestare da una banda di disadattati.

  5. Giulia Corti Rispondi

    4 luglio 2014 at 14:14

    Siiiii, non vi scoraggiate: cari amici “vicini e lontani”, per dirla alla maniera radiofonica di Nunzio Filogamo.

    La forza della civiltà contrasta i tempi bui.
    Provate – anzi magari proviamo insieme – a far girare il mondo dalla parte giusta. Che cosa ne dite?

    E’ sapere di avere amici veri, pronti all’azione che sbaraglia situazioni brutte e cancrenose.

    Anticamente nella Serenissima se nasceva una figlia femmina la famiglia aveva l’obbligo di piantare un certo numero di arbusti. Proviamo a far mettere una norma cittadina, che, siccome le femmine sono portatrici di vita e futuro, se nasce una bimba alle famiglie spetta l’onorevole e bel compito di ricreare il decoro possibile di un pezzo di strada dove poi vivranno questi nuovi esseri umani.

    Per farlo dovranno, oltre alla cameretta, ai giochi e ai vestitini, pensare a intrecciare relazioni con il vicinato, chiedere loro di voler fare bello il quartiere, a sviluppare un senso di appartenenza e proprietà del territorio che se si innesta diventa una cosa meravigliosa. Altro che vandali scimuniti!

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