Lettera aperta al Sindaco e al Soprintendente di Pisa

Gentili Sindaco e Soprintendente,

la evidente distrazione dei maggiori responsabili del mantenimento e della diffusione della “cultura del rispetto” temiamo stia, gravemente, intaccando il sentimento di fiducia della cittadinanza.
Possibile che non ne abbiate consapevolezza?

All’associazione Nazionale Antigraffiti ci siamo stupiti nel leggere, il 25 aprile 2014, l’informazione sottostante su QN Pisa
“- E’ trascorso oltre un mese e la bestemmia sulla facciata laterale della chiesa dei Cavalieri è ancora lì. «Nessuno si è fatto vivo, né la Soprintendenza né il Comune, per cancellarla» dice il rettore monsignor Aldo Armani.”
E nostra intenzione spiegare il perché riteniamo che – il consentire che scritte ingiuriose al sentimento religioso (di qualunque religione si tratti) restino visibili oltre le 48 ore sia inaccettabile.

Dispiace conoscere le tristi realtà che riguardano la palese “assenza” delle istituzioni preposte alla cura della splendida città di Pisa, devastata nei monumenti da graffitismo vandalico, teso a umiliare la città stessa.
Rilancia nel mondo un’immagine che Pisa non merita.
Decade la ragione stessa del ruolo affidato dai cittadini ai responsabili di buon governo e alla diffusione della cultura, quando si prescinde dal concetto che: “la grande fortuna di vivere nel bello esige rispetto”.
O forse a chi gestisce il potere importa altro?
Bene, se è l’indispensabile denaro, sappiate che la responsabilità del mancato immediato intervento può essere fortemente lesiva per Pisa e per il suo benessere.
Il degrado chiama degrado e i costi successivi, poi non sono solo quelli della ripulitura di nuovi graffiti vandalici, che sicuramente verranno fatti (poiché là dove c’è un graffito ne arriveranno molti altri), i costi davvero pesanti e irrimediabili saranno quelli di “percezione alterata del senso di sicurezza”.
Gli stranieri, abituati ormai altrove a città pulite, vedendo l’incapacità di chi amministra nel mantenere il decoro si sentono in pericolo.
Chi non pulisce e punisce appare anche incapace di garantire la “sicurezza dei luoghi”.
Avete idea del danno futuro? Neppure i meriti mondiali della Torre Pendente garantiranno che non si privilegino altre mete turistiche, se si teme per la propria incolumità.

Ci rendiamo conto che l’accumulo di molte responsabilità e prestigiosi incarichi, talvolta non consentano di mettere bene a fuoco ciò che è importante subito, ed “erroneamente” nella scala delle priorità viene fatto scendere, rimandato con tempi di attesa inopportuni.
Ma  rispetto, cultura e cura sono tre valori che portano al primo posto la indispensabilità della cancellazione immediata di espressioni ingiuriose e questo a “chiunque” siano destinate.

Certi della vostra attenzione confidiamo in una nuova consapevolezza e nell’azione successiva. Grazie.

Andrea Amato
Presidente Associazione Nazionale Antigraffiti

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