La concessione di muri: un’utopica visione di ridimensionare il vandalismo

Riportiamo la lettera firmata di una cittadina milanese che ci scrive in merito ad alcune scritte vandaliche apparse in zona Brera a firma ALEC.

Gentile presidente,

desidero segnalare un’aggressione vandalica in via Pontaccio, ai danni sia di un negozio di parrucchiere, sia del condominio al numero… graffitato un paio di mesi or sono con due enormi scritte fatte con catrame. Il dipinto sulla saracinesca era gradevole pur se fatto nell’illegalità.
Ma le regole non scritte dell’utopico “famoso rispetto” fra writer, mi pare non esistano proprio, nonostante le recenti illusorie dichiarazioni della nostra amministrazione comunale, per voce dell’assessore Rozza. Quando dichiara di voler concedere un cospicuo numero di spazi di sfogo ai writer, sperando  di contenere successive azioni di graffitismo vandalico.
Mi duole doverle far constatare che nulla si salva.
Alec è strett artist abbastanza noto all’estero (anche se agisce nell’illegalità), ma il suo recente “regalo sulla saracinesca” (perché il palazzo, invece, danneggiato gravemente sul lapideo necessiterà di costosi e laboriosi interventi di ripulitura), la sua tipica immagine baffuta non è stata affatto “rispettata”.
Evito commenti sulla bizzarra progettualità in corso della nostra amministrazione. Il vostro sito esprime ampiamente anche  il mio pensiero e lo fa per voce di molti cittadini.
Mi limito solo a segnalare, doverosamente, per conoscenza a voi e possibilmente anche dell’assessore.
Temo che: una tangente di muri garantita ai vandali, non risolverà mai il dramma dell’insozzamento aggressivo, lo rafforzerà solo, così come capita in altre dolorose e, purtroppo ben note.

Lettera firmata.