Graffitari all’assalto di Atm, blitz respinto

SAN DONATO SUL POSTO I VIGILANTES. SUCCESSO PER IL SISTEMA DI CONTRASTO

MILANO – Bombolette alla mano, cercano d’introdursi nel deposito Atm di San Donato e d’imbrattare i mezzi pubblici. L’incursione di un gruppo di writer è stata sventata dal personale dell’azienda dei trasporti milanesi, che si è accorto del raid vandalico e ha fatto scattare l’allarme. È successo ieri, alle 8, quando gli imbrattatori sono entrati in azione col tipico abbigliamento da «graffitari» e gli zainetti pieni di spray colorati. I giovani hanno cercato di oltrepassare il perimetro del deposito, ma il loro fare sospetto non è passato inosservato. Un agente della security, avvertito della cosa, ha raggiunto la zona, mettendo in fuga la gang prima che questa potesse raggiungere i veicoli. L’area dov’è avvenuto il fatto, il grande hub di San Donato, ospita anche degli autobus, ma è più probabile che i vandali mirassero ai vagoni della metropolitana. «Continua il programma di azioni mirate che Atm ha avviato per contrastare ancor più incisivamente gli atti vandalici sul patrimonio aziendale, con particolare attenzione agli writers, e che ha permesso di sventare nell’ultimo anno più del 70% degli attacchi dei graffitari – fanno sapere dalla società -. Dall’inizio dell’attività anti-writers, intensificatasi a partire dall’agosto 2012, il numero di attacchi medi mensili è diminuito, come anche il numero di imbrattamenti, sceso dal 78% al 29,8%. Risulta proficua anche la collaborazione tra Atm e le forze dell’ordine, in particolare la polizia locale, la polizia giudiziaria e la Procura della Repubblica. Dal 2012 le denunce effettuate da Atm sono state più di 50, per un totale di quasi 200 persone». LA LINEA DURA messa in atto da parte di Atm nei confronti dei writers che imbrattano i vagoni della metropolitana, ha quindi funzionato. Anche nel Sud Milano, quello del vandalismo è uno dei fenomeni più diffusi. A farne le spese non sono solo i mezzi pubblici, ma anche i parchi e gli arredi urbani. Sempre più spesso i Comuni sono chiamati a sistemare i danni.

Articolo di Alessandra Zanardi pubblicato su Il Giorno il 30 settembre 2014.

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