Due maxi murales di Ballantini pittore in trasferta a Miami

L’attore e imitatore livornese, che è anche un quotato artista, ha dipinto due pareti (fra cui quella di una scuola) per un totale di quasi trenta metri

MIAMI – Dario Ballantini è un artista poliedrico. Attore e comico (insuperabili le sue imitazioni a Striscia la notizia), ma anche pittore e scultore. Un’arte, la sua, che l’ha portato anche nel luglio scorso ad esporre numerose opere in una grande mostra organizzata a Pietrasanta. Ma ora il grande salto al di là dell’oceano, fino a Miami dove Dario – nell’ambito di “Italy-Miami, a friendship in art” (Italia-Miami, amicizia nell’arte) ha portato il suo contributo sulla parete di ingresso della Metropolitan International School di Miami. Qui con i suoi pennelli, i suoi colori e il suo tratto artistico inconfondibile, l’artista livornese ha tracciato un dipinto lungo dieci metri, che saluterà generazioni di studenti della scuola. Poi è stato poi protagonista di una performance al Wynwood Walls, un muro che sta diventando unico per i contributi dei graffitari e degli autori di murales che provengono da tutto il mondo. Qui Dario ha dipinto 19 metri di parete, ovvero la sede del presidente di Real Estate Miami. Due maxi opere, sicuramente le più grandi come dimensioni (il Ballatini artista ama sempre dipingere opere dalle misure generose) che l’artista abbia mai realizzato in trent’anni di attività. Per realizzarli Dario si è reso protagonista di due giorni di totale immersione nella bolla creativa, a conclusione dei quali è stato la guest star di una cerimoniato con il sindaco di Miami Tomàs Regalado, del console generale d’Italia a Miami, Adolfo Barattolo, e della direttrice della Met School, Maria Padovan. «Nel dipinto della scuola – ha commentato Ballantini – credo di aver rappresentato l’importanza del confronto fra gli uomini che si fondono con i loro diversi colori. Nel murales di Wynwood ho invece immaginato un gigante buono che esce dal perimetro dell’edificio con la forza degli artisti che stanno facendo risorgere un quartiere degradato».Il curatore Massimo Licinio ha sottolineato come l’artista “componga e scomponga i volti delle sue creature immaginarie che nella tela e ora anche su un muro a Miami ritrovano vita e si esprimono in tutta la loro chiarezza»

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