Petizione per proteggere l’Italia dai vandali

E’ stata pubblicata da pochi giorni, on line sulla piattaforma www.change.org, una petizione promossa dalle organizzazioni di volontariato che operano attivamente in diverse città italiane. Il video pubblicato racconta di Firenze.

Di seguito il testo della petizione pubblicato sul portale change.org al seuente link:

www.change.org/p/giorgio-napolitano-si-sollecita-il-governo-italiano-a-una-pi%C3%B9-efficace-applicazione-degli-artt-9-e-118-della-costituzione-italiana-dell-art-639-codice-penale-e-della-legge-n-94-del-15-luglio-2009-che-vieta-la-vendita-di-bombolette-biodegradabili-ai-m?share_id=vEhgDEAqAH&utm_campaign=friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&utm_term=permissions_dialog_false

APPELLO

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA GIORGIO NAPOLITANO

ALLA COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA DELL’UNESCO

ALL’UFFICIO PATRIMONIO MONDIALE UNESCO

presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo

 

STOP ALL’IMBRATTAMENTO SELVAGGIO DELLE NOSTRE BELLE CITTA’.

NON PERMETTIAMO A POCHI VANDALI D’ANNIENTARE CIO’ CHE IL MONDO INTERO AMMIRA!                       

URGONO SUBITO LEGGI ED AZIONI ADEGUATE PER PROTEGGERE IL PATRIMONIO MONDIALE ITALIANO DAI VANDALI

Testo tratto dalla pagina introduttiva della CNI dell’UNESCO sul patrimonio mondiale:

“Una delle missioni principali dell’UNESCO consiste nell’ identificazione, nella protezione e nella tutela e nella trasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo…  Attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (50) inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità. Secondo la Convenzione, per patrimonio culturale si intende un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico… Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.”

Le Associazioni di Cittadini di diverse città italiane, formatesi negli ultimi anni per la difesa della bellezza del patrimonio pubblico e privato, sollecitano immediate leggi e norme che, allineandosi con il resto dei paesi d’Europa, assicurino un importante deterrente al vandalismo.

Una devastante realtà vede gran parte del patrimonio architettonico delle maggiori città d’arte italiane e di ogni luogo del paese “gravemente deturpato” da un sempre più ampio diffondersi dell’attività aggressiva dei WRITERS, che si accaniscono con tag e scritte vandaliche, indifferentemente su edifici storici, religiosi, scuole, monumenti, antichi lapidei, facciate e portoni, sia di edifici pubblici , sia privati, su mezzi di trasporto, insegne commerciali e segnali stradali, panchine, centraline e raccoglitori vari, ecc.

- Questo produce un immenso e spesso irreversibile danno, determina un abbattimento della nostra complessiva qualità della vita, rappresenta un attacco alla nostro patrimonio  culturale, nuoce ad un settore economico decisivo per la ripresa del nostro Paese come il Turismo.

- La  “percezione di mancato controllo del territorio” inevitabilmente alimenta il “senso di pericolo percepito”, fenomeno ben noto agli studiosi di sociologia.

- Importanti risorse pubbliche sono costantemente distratte per rimediare ai danni subiti. Al tempo stesso la rinuncia al decoro impostaci da un manipolo di vandali impuniti di fatto limita i nostri diritti democratici di cittadini Italiani e ferisce la sensibilità di tutti coloro che, da ogni parte del mondo, arrivano in Italia per ammirarne la bellezza e i tesori.

CIÒ NON È CONCILIABILE CON IL “RISPETTO DEL BENE COMUNE” E CON LA PROTEZIONE DEL NOSTRO PATRIMONIO DA COLORO CHE LO ATTACCANO E LO OFFENDONO”, DOVERE DI FATTO OGGI IN GRAN PARTE DISATTESO DALLE ISTITUZIONI.

Pertanto, noi:

CHIEDIAMO al Presidente della Repubblica e al CNI dell’UNESCO di sollecitare il Governo Italiano a una più efficace applicazione degli articoli 9 (Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione) e 118 (Principio di Sussidiarietà) della nostra Costituzione, dell’art. 639 Cod. Pen. (deturpamento e imbrattamento), della legislazione vigente in tema di imbrattamento (a partire dai Regolamenti di Polizia Urbana delle nostre Città, che vietano le scritte e i disegni su Edifici Pubblici e Privati), della negletta legge 15 luglio 2009 n. 94 , che vieta la vendita di bombolette spray non biodegradabili ai minori di anni 18.,  ad esempio istituendo un sistema che possa tracciare le vendite delle bombolette spray (strumento essenziale all’opera distruttiva dei vandali).

CHIEDIAMO che si proceda senza ulteriori indugi a un adeguamento alle linee di condotta degli altri paesi europei.

CHIEDIAMO un deciso rafforzamento dell’azione educativa con l’inserimento sistematico nei Piani di Offerta Formativa delle nostre Scuole dei temi relativi all’ Educazione alla Legalità, alla Storia dell’Arte;

CHIEDIAMO un’azione di contrasto deciso e capillare a questa invadente forma di degrado, poiché ove sono tollerate diventano veicolo certo di successive modalità aggressive.

PRENDERNE COSCIENZA E AGIRE OGGI

SI PUO’ ANCORA SALVARE L’ITALIA

DA UN DOMANI DOVE IL TUTTO DETURPATO E’ IRRECUPERABILE

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12 Responses to Petizione per proteggere l’Italia dai vandali

  1. Enza P.C. Rispondi

    19 novembre 2014 at 15:33

    ECCO FATTO .. E CHE L’ITALIA SI DESTI!
    FIRMATE PER PIETA’ DEL NOSTRO MARTORIATO PAESE PRIMA CHE SI DEBBA DIRE AI NOSTRI FIGLI E NIPOTI:
    C’ERA UNA VOLTA UNA NAZIONE BELLISSIMA, CON PAESI E CITTA’ OPERE D’ARTE, RICCHISSIMI DI MERAVIGLIE INVIDIATE IN TUTTO IL MONDO. LASCIATE DA CHI AVEVA PRECEDUTO GLI ANNI 80 E RISPETTATE DA TUTTI PER SECOLI.
    POI UN GIORNO ARRIVO’ UN MAGO MALVAGIO CHE DECISE CHE TUTTA QUELLA BELLEZZA
    ERA INSOPPORTABILE E VOLLE FARE UN MELEFICIO ALLA GIOVENTù CHE SAREBBE NATA POI.
    LA DOTò DI RABBIA INUTILE, DI VOGLIA DI DISTRUGGERE E LA PRIVò DEL SENSO DEL BELLO.
    COSì MOLTI GIOVANI ANCOR PRIMA DI AVER FATTO QUALCHE COSA NELLA VITA INIZIARONO A SENTIRE DENTRO DI SE’ “UN IRREFRENABILE BISOGNO DI ROVINARE QUELLO CHE AVEVANO FATTO GLI ALTRI.”
    PER SPREGIO, PER NOIA, PER MANCANZA DI EDUCAZIONE FAMILIARE E SOCIALE SI ACCANIRONO PER ANNI SU TUTTO, SENZA AMORE PER NULLA. VA DETTO CHE QUEL CATTIVISSIMO MAGO PRIMA CI AVEVA PROVATO ANCHE IN ALTRI PAESI DEL MONDO A FARE TANTO MALE, MA Là C’ERA CHI AVEVA LA VOLONTà DI VIGILARE E AVEVA VOGLIA DI NON PERMETTERE CHE VINCESSERO LA BRUTTEZZA E IL DEGRADO.
    SI DETTERO PRESTO DA FARE E CACCIARONO VIA IL MAGO MALEFICO.. CHE SI RIFUGIò QUI IN ITALIA.
    MA LUI SE LA GODEVA UN SACCO, PERCHè DI COSE BELLISSIME DA DISTRUGGERE ERA PIENO E LA GENTE ERA MITE E I GOVERNANTI PRESI DA TUTT’ALTRO.
    MA ANCHE LE PIù BRUTTE STORIE POSSONO FINIRE BENE…

    E LA STORIA CONTINUA MA FARLA CAMBIARE E’ COSA CHE TOCCA A TUTTI NOI

  2. Mariapaola Marchitto Rispondi

    20 novembre 2014 at 22:58

    Che l’Italia esca dal coma!!

  3. Elisabetta Sciscenti Rispondi

    25 novembre 2014 at 23:30

    Questo Governo, come quelli che lo hanno preceduto, è completamente sordo ad ogni appello in merito. Allora proviamo con il Presidente della Repubblica che, nel bene o nel male, rimane un baluardo di certezze.

  4. MASSIMILIANO PICCENNA Rispondi

    2 dicembre 2014 at 15:14

    BASTA CON QUESTO ORROREEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. Mara Rispondi

    3 dicembre 2014 at 23:15

    Andrea, quale sarà il passo successivo al raggiungimento del quorum? Grazie.

    • Andrea Rispondi

      13 dicembre 2014 at 01:26

      La consegna delle firme al Capo dello Stato, del Capo del Governo e al Ministro dei Beni Culturali.

  6. Elisabetta Sciscenti Rispondi

    10 dicembre 2014 at 23:23

    Scusate, quando si raggiungerà il numero di firme, si va da Napolitano? Potrei avere maggiori aggiornamenti sull’iniziativa e sul suo prosieguo? Grazie.

    • Andrea Rispondi

      19 gennaio 2016 at 10:07

      Purtroppo si è arenato il progetto della petizione e nel frattempo è cambiato pure Presidente e Governo. Ci proveremo più avanti.

      • Mara Iapoce Rispondi

        1 febbraio 2016 at 23:05

        Caro Andrea, io mi sono rivolta a Mattarella, che mi ha risposto e ha fatto un appello al Consiglio dei Ministri perché si vari una legge diversa da quella attuale. Non so se questo appello cadrà nel vuoto, ma rimane il fatto che senza una legge inflessibile e severa i risultati saranno parziali, per quanta buona volontà e determinazione si abbiano. Oggi leggevo che a Campobasso, la mia città dove non vivo più da anni, due imbrattatori seriali, colti in flagrante, si sino offerti di ripulire quanto da loro sporcato per evitare il peggio. Ma dov’è questo peggio? Dov’è la sanzione pecuniaria elevata, l’obbligo inderogabile di ripulire, la segnalazione di tali atti sulla fedina penale della persona? Proprio oggi hanno inasprito le pene per i fumatori, perché non si fa lo stesso per i graffiti?

  7. Ing. Elio Caselli Rispondi

    14 dicembre 2014 at 08:09

    Anche professionalmente da anni mi impegno nella difesa degli edifici da me restaurati contro i graffiti. Sono d’accordo che urge una adeguata legislazione nazionale e locale che condanni gli atti vandalici.
    Intanto la mia battaglia quotidiana la vinco facendo subito scomparire il graffito appena compare, intervenendo immediatamente con economici lavori di pulizia, e ripetendo prontamente l’operazione tutte le volte che viene rifatto, finchè il graffitaro non si arrende.
    Basta attrezzarsi con una semplice attrezzatura per il getto d’acqua a pressione (quella per il lavaggio delle auto), solventi, vernici, un operaio e qualche ora di lavoro.

    • Luigi Rispondi

      16 dicembre 2014 at 22:59

      Egregio Ing. Caselli, mi congratulo per la sua estrema sintesi dei concetti più concreti da noi ribaditi da anni: eliminazione immediata di ogni traccia vandalica. Per quanto riguarda i provvedimenti legislativi in merito, ritengo insufficiente, se non inutile, ogni formale condanna in assenza di atti esecutivi CERTI. Ovvero, a certa gente non serve mostrare un pezzo di carta che accerti un reato e ne dichiari la punibilità, poiché non è gente in grado di comprendere il significato della legalità e, pertanto, non ne viene turbata. Anzi, addirittura viene capovolto l’atto d’accusa e diventa atto “provocatorio”, accentuando la già presente in loro sindrome reazionaria e ostile nei confronti di chi osa non riconoscere la loro sedicente arte grafittara. E’ una battaglia dura, che si può combattere e vincere solamente usando le loro stesse armi: intolleranza, determinazione, coraggio e AZIONE!
      Un cordiale saluto.

  8. Maria Gabriella Rispondi

    15 dicembre 2014 at 18:56

    Bisogna fare qualcosa urgentemente per salvare questo paese come dice Enza una volta bellissimo ma adesso completamente sfregiato dai vandali. Ci deve pur essere qualcuno di buon senso che ama il proprio paese fra tutti i politici ma da com’è ridotto sembrerebbe proprio di no. È vergognoso come non si faccia niente per sconfiggere questa piaga insopportabile. Spero che questa petizione possa servire a fare cambiare qualcosa. Sarebbe veramente ora!!!

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