«Chi arriva in città è accolto dal degrado Un biglietto da visita choc per i turisti»

LEVANTO E SU FACEBOOK SCOPPIA LA POLEMICA: «LOTTARE PER IL DECORO»

 

LEVANTO – Scritte che non si presentano come opere d’arti, e che imbrattano la scalinata della stazione ferroviaria di Levanto. E ancora, piastrelle mancanti, rotte, sporche, ringhiere arrugginite. Non un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano nella cittadina per trascorrere le loro vacanze. Tanto che su Facebook è scoppiata la polemica, da parte di chi vorrebbe che al posto del degrado regnasse il decoro. Graffiti che in realtà si mostrano come segni realizzati con bombolette spray, scritte incomprensibili che da anni sono presenti in quel muro di proprietà delle Ferrovie, insieme a parecchie biciclette abbandonate. Oggi forse la svolta. L’amministrazione comunale con il suo vicesindaco Gino Lapucci, assessore al decoro urbano, ha infatti preso contatti con l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Vesco, per sollecitare una ripulita. «Se Ferrovie non interverrà in un tempo congruo, il Comune cercherà di provvedere, per migliorare la situazione e rendere quel primo accesso a Levanto ancora più accogliente». L’agenzia di vigilanza sulle affissioni incrementerà i controlli, e anche le bici da anni lasciate in quella zona, già da oggi verranno rimosse. «Solleciteremo anche la cooperativa Maris a tagliare le erbacce che si trovano a bordo strada». Il tutto per rendere sì più ospitale l’area della stazione ma anche per placare le polemiche che si stanno susseguendo. Anche quelle che riguardano i graffiti presenti sotto gli archi dell’ex viadotto ferroviario, che anni fa erano destinati dal Comune ai writers, a anche utilizzati per concorsi. «Qualche disegno con trascorrere del tempo ha perso colore», commenta il vicesindaco, che in merito all’abbattimento degli stessi archi per avere un più rapido accesso al mare richiesta avanzata nei giorni scorsi da alcuni residenti , avanza: «La loro demolizione non è certo semplice, occorre anche il parere favorevole del Demanio».

Articolo di Laura Provitina pubblicato il 25 novembre 2014 su La Nazione

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