NON C’È PIÙ RELIGIONE: GRAFFITI SUL CAMPANILE

RONCO – Verrebbe da dire che non c’è più religione. Ma, quello che si può certamente affermare, è che i soliti idioti potrebbero trovar di meglio da fare. I giovani «artisti» che a Ronco stavano imbrattando il sottopasso sono stati fermati dai Carabinieri, ma c’è un’altra banda che si diverte a lasciare il proprio simbolo di riconoscimento in giro. Pure sul campanile della chiesa del Divin Pianto. Sulla parete è infatti comparso un graffito che indica la firma di qualche «giovane Giotto», che evidentemente non ha trovato di meglio da fare, nemmeno contare, magari seguendo le campane, fino a dieci e pensare a ciò che stava facendo.

Articolo pubblicato il 24 novembre 2014 su La Gazzetta della Martesana

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One Response to NON C’È PIÙ RELIGIONE: GRAFFITI SUL CAMPANILE

  1. Mauro Bosio Rispondi

    29 novembre 2014 at 07:00

    Serve che la gente residente si ribelli, bisogna che si cominci a creare, ovunque, uno spazio di rispetto e decoro – allargando a macchia d’olio decoro e igiene – intorno a ogni spazio dove si prega (per qualunque professione di fede), dove si insegna, dove ci sono strutture di interesse storico artistico.

    Gente dai scendete per la strada, non fatevi più scippare il vostro paese e il suo bello da quattro vandali cafonazzi, perditempo che già sono imbecilli per propria natura, ignoranti come capre, e che per festeggiare la loro voglia di prepotenza sociale, non contrastata adeguatamente, si rimbambiscono con quello che capita per poi spregiano tutto.
    Meno televisione e più voglia di bellezza. Pulite tutto subito e beccateli, sappiate che c’è sempre un genitore che scopre i vestiti sporchi del figlio e però tace sperando che cambi presto e che si stufi.
    Bhe…questo non accade sappiatelo. E’ la prima forma di delinquenza quel lasciare segni vandalici del proprio passaggio e se non lo becca nessuno quel ragazzino, poi magari passerà ad altro di peggio -
    Attenzione per il vostro o la vostra “luce degli occhi” genitori adoranti. Apriteli bene gli occhi e pensate che i gas inalati dalle bombolette e l’adrenalina che produce la trasgressione euforizzano gli adolescenti come una droga.

    Se non li fermate subito voi “carissimi genitori” anche svergognandoli pubblicamente e assumendovi l’onere del pagamento dovuto del danno prodotto dai vostri figli – sappiate che, forse, con la vostra distrazione tollerante li state condannando a cose ben peggiori.

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