ATTI VANDALICI ANCHE SU ALTRI STABILIMENTI BALNEARI

Imbrattato con scritte il muro del «Lido dell’Esercito»

San Benedetto – Writers o graffitari fanno arrabbiare Enti pubblici e privati, perché fanno danni non indifferenti con le loro bombolette spray. Ma bisogna fare attenzione a non confondere il prezzemolo con l’orchidea. Ci sono graffitari che sono veri artisti, capaci di fare grandi opere all’aperto, ci sono writers che, non trovando spazi dove sfogare la loro arte e intelligenza, dipingono muri e mezzi pubblici, provocando danni, poi ci sono i vandali che sanno solo imbrattare. Per i primi due casi il comune di San Benedetto ha pensato di mettere a punto un regolamento per le street-art, liberando la creatività giovanile attraverso il recupero di alcune zone urbane degradate. Per i vandali, che fanno scritte di protesta, temiamo che possa essere una battaglia persa. Nella notte tra sabato e domenica è stata letteralmente scritta, con vernice rossa, la parete ovest dello stabilimento balneare Lido dell’Esercito. Da una parte è stato scritto: No Tav, liberi tutti dall’altra parte: No a guerre tra poveri nei quartieri. Sbirri e fascisti unici stranieri. Scritte, come si vede nella foto, che sono state cancellate dagli stessi militari nella mattinata di ieri, con i soldi pubblici, però. I vandali non hanno risparmiato anche strutture private. Con la stessa vernice rossa, sui muri di altri stabilimenti balneari, sono comparse altre scritte, più contenute, ma dello stesso tenore.

Articolo pubblicato su Il Resto del Carlino il 17 dicembre 2014

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