Muri imbrattati sino al primo piano

Prese di mira vetrine, colonne e recinzioni. Danni anche nella casa dell’assessore

AZZANO(Pordenone) – Vandali e imbrattarori di muri e di vetrine hanno agito ripetutamente in questi giorni, l’ultima volta nella notte tra lunedì e ieri, nel centro e nelle vie dell’immediata periferia. Ma questa volta si è trovato un colpevole. I carabinieri della stazione di Azzano hanno infatti denunciato a piede libero un ventenne triestino, sorpreso mentre “disegnava” sui muri del centro utilizzando della vernice spray di colore azzurro. Il giovane ha giustificato l’atto vandalico dicendo che si è trattato di una goliardata. Ma si ipotizza che il 20enne faccia parte del gruppetto di writers che nei giorni scorsi e nella notte tra lunedì e martedì ha imbrattato pareti di case e non solo. Non sono infatti stati risparmiati neppure il muro della banca in piazza Libertà, il condominio delle due gallerie nè alcune vetrine di negozi. A subire l’inciviltà sono stati anche l’albergo, cartelli stradali, camion, pulmini delle scuole, il Palazzetto dello sport e numerosi muretti delle recinzioni delle abitazioni private, tra le quali quella dell’assessore Lucio Caldo. I vandali hanno agito in un raggio d’azione ampio, circa 3 chilometri, sporcando muri e altro con scritte incomprensibili. L’amministratore del condominio nella galleria Centrale in piazza Libertà, Carlo Sut, già da tempo è alle prese con scritte e sporcizia e, anche se non gli compete, ha fatto pulire per l’ennesima volta i vetri e lo spazio esterno. «Ho presentato denuncia ai carabinieri e all’assicurazione del condominio – ha detto – per questi ultimi fatti. I vandali non hanno solo imbrattato tutte le superfici che incontravano lungo il loro percorso a terra, ma sono saliti anche al primo piano del condominio sporcando i muri più alti. Purtroppo le scritte fatte sulle colonne non si tolgono con facilità – spiega Sut -. E ora questo angolo e quelli che delimitano il retro della galleria sono in questo stato. Questa è zona aperta a tutti e in alcun i punti poco illuminata». Anche Marisa Favalessa che gestisce l’ottica, le ha provate tutte, da ultimo ha affisso dei cartelli e una telecamera. Anche il salone di Eddi Toffoli in piazza Libertà è stato preso di mira dai vandali. «Questa mattina aprendo il negozio ho avuto la sorpresa: una grande scritta indecifrabile di colore azzurro copriva gran parte della vetrata dalla parte della chiesa».

Articolo pubblicato su Il Gazzettino il 17 dicembre 2014

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