Individuati i giovani graffitari, ritinteggeranno i muri

I minorenni sono responsabili delle varie scritte comparse all’inizio di gennaio in via Zaccaria, in pieno centro storico

Per loro anche una sanzione amministrativa, gli agenti della Polizia locale sono arrivati a loro grazie alla collaborazione dei cittadini

LENO (asd) Giovani graffitari lenesi beccati e castigati con una punizione esemplare: l’obbligo di ritinteggiare i muri «imbrattati» dalle scritte offensive. Non erano certo artisti del calibro di Keith Haring né avevano l’intenzione di abbellire il centro storico del paese, i ragazzi minorenni che nella notte di sabato 3 gennaio hanno riempito di scritte alcuni muri di abitazioni in via Zaccaria nel pieno centro. Queste scritte e alcuni simboli offensivi facevano tra l’altro riferimento a nomi di giovani sempre minorenni che sono stati involontariamente coinvolti nella vicenda. Da questo fatto sono partite alcune segnalazioni di genitori al comando di Polizia locale diretto dal comandante Nic ola Ca raffini, che hanno subito avviato le indagini. Grazie alla conoscenza del territorio e alle telecamere poste a sorveglianza dei vicini cassonetti, gli uomini del comando lenese sono riusciti ad individuare dai filmati delle figure incappucciate che nella notte si sono divertite ad imbrattare i muri con una bomboletta di vernice spray rossa. Da ulteriori indagini sulla base dei nomi riportati da alcuni cittadini si è giunti a dare un nome alle figure incappucciate che sono state chiamate al comando dei vigili insieme ai genitori. Si tratta di un gruppetto di ragazzi dell’età di 14-16 anni che di fronte all’e videnza hanno poi confessato, facendo il nome del responsabile materiale. Per il giovane writer e il resto del gruppo sono scattati una sanzione amministrativa e l’obbligo di rimuovere le GRAFFITI I muri imbrattati dai giovani, che ora loro dovranno ridipingere.

Articolo pubblicato il in Manerbio Week del 30 gennaio 2015

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3 Responses to Individuati i giovani graffitari, ritinteggeranno i muri

  1. Tommaso Incerti Rispondi

    4 febbraio 2015 at 09:07

    Bene! E ora aspettiamo che le notizie riportino, prima o poi, anche l’informazione della multa comminata ai commercianti di bombolette che trasgrediscono la norma di VENDERE BOMBOLETTE AI MINORI.

    E se si cominciasse a pensare una forma di sconto delle multe per chi “minore” denuncia chi gli ha fornito il materiale in modo illegale? Perché di vere lobby a cui non si vuole ancora proprio dare disturbo.
    Perché è evidente che, nonostante il danno (spesso irreversibile) prodotto all’intera Italia, manca LA VOLONTA’ POLITICA di colpire chi del commercio di questi prodotti gravemente dannosi per tutto e per tutti ne fa lucro scriteriato.

  2. Maria Antonia Livi Rispondi

    7 febbraio 2015 at 08:31

    Penso anch’io che c’è troppa tranquillità e attesa illogica da parte di chi ci governa.
    Questo nonostante la gente sia angosciata dal progredire della sporcizia da spry e lo dica.

    Però sembra che proprio in Italia non si voglia ancora affrontare il problema graffitismo vandalico basandosi sul contrasto VERO di chi trae guadagno (e tanto) dall’incremento della vendita di bombolette di colore spry.
    Solo si rincorrono gli stupidotti che ne fanno uso illegalmente. Menti fragili o perverse, che ho sentito dire da esperti “una volta provato il brivido della trasgressione poi, spesso, agiscono perché affetti da una vera dipendenza.”
    Sarebbe l’ora che ad essere colpiti davvero fossero gli spacciatori.

    Mi piacerebbe sapere nel 2014 quanti sono stati i fornitori di bombolette date ai minorenni che hanno pagato la famosa multa da mille euro?
    Mi piacerebbe sapere se per le spedizioni a domicilio, che partono dalle aziende (molto pubblicizzate su internet) hanno obblighi e c’è chi “realmente verifica” che non si spediscano a minorenni i prodotti vietati?
    Mi piacerebbe sapere. Perché è brutto il dover pensare che da noi possano esistere forti lobby capaci di impedire che si agisca, con serietà, ” a livello nazionale” per fermare la consunzione progressiva del nostro patrimonio.

  3. adriano Rispondi

    13 febbraio 2015 at 15:38

    Lobby?? Nella stragrande maggioranza dei casi se non nella totalità sono giovani che dopo aver dipinto per anni aprono un attività con sforzi e sacrifici per diffondere una cultura nella propria città e per riuscire a campare con quello che amano e comunque tra parentesi questi enormi ricavi non esistono neanche in sogno questi sono negozi che riescono a stare aperti con i ricavi dello streetwear e degli accessori la vendita di spray va poco più che in pari…per quanto riguarda invece le aziende che produciono spray vivaddio che esistono e che sono floride semmai le lobby sono quelle delle bombolette genere saratoga e happycolor che trovate nei ferramenta e dovunque in giro che impediscono la diffusione di prodotti nettamente più avanzati specialistici e che nonostante questo costano un quarto (UN QUARTO!!!) come quelle prodotte specificamente per scopi artistici…se non sapete di cosa parlate fate a meno

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