«L’amante tradito ora ripulisca i suoi dolori»

BIZZOZERO (Varese) – «L’amore è questo. L’amore sei tu che mi fai male e io che ti amo lo stesso» recita il messaggio. Il proprietario della casa ha intenzione di partecipare al bando che il comune ha pubblicato per pulire i muri imbrattati da tag e graffiti. Ma, fino a che non se ne verrà a capo, la scritta rimarrà lì al suo posto.

«La cosa peggiore, secondo me, è che dietro un fallimento comportamentale di un giovane c’è sicuramente un fallimento dei suoi genitori che non sono stati capaci di educarlo al rapporto con le persone, ai rapporti affettivi e infine al rispetto degli altri e delle cose degli altri – continua il residente – Mi vergogno di questo ragazzo ma soprattutto per i suoi incapaci genitori».

La rabbia dei residenti è tanta, la scritta indelebile, e per giunta non è prima volta che a Bizzozero i muri “parlano” d’amore. Nell’ottobre 2013 un giovane innamorato gonfiò 200 palloncini e li sparse per piazza Statuto, dopo aver scritto sull’asfalto alcune strofe della canzone “Sei Tu” degli Studio 3. Il gesto fu fatto per il compleanno di una ragazza ventenne.

Secondo una ricostruzione, il giovane si sarebbe svegliato di buon’ora per gonfiare i palloncini e fare una sorpresa a una ragazza nel giorno della sua festa.

Lo stupore, però, quel giorno, fu di tutta Bizzozero. «Sembra Carnevale» disse qualcuno trovandosi immerso in una nuvola di palloncini colorati. Anche quella volta a qualcuno il gesto non piacque. «Varda lì che rüdera» (guarda lì che immondezzaio) disse un anziano, indicando con il dito i palloncini che ora di mezzogiorno erano tutti scoppiati e sparsi nella piazza. E ancora: «Chissà perché questa bella scritta non l’hanno tracciata sul muro di casa loro». Fino a sentenziare: «Adesso chi ha sporcato deve pulire».

Sull’asfalto però, piano piano, a furia di pioggia e di auto che passano, le scritte si sbiadiscono. Sui muri, invece, le scritte si moltiplicano e conducono a un senso generale di incuria e degrado. Speriamo che il giovane abbia superato il dolore e decida di alleviare il peso delle pene d’amore mettendosi a disposizione della collettività per riverniciare il muro.

Articolo pubblicato il 30 gennaio 2015 su La Provincia di Varese

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