A spasso tra i murales

Viaggio alla scoperta dell’urban art napoletana nei vicoli della città antica

NAPOLI – Il tour Stencil poster e graffiti Visita guidata alla scoperta dell’arte Alessandra Gargiulo Spray, tempera, vernice: guardi i muri e leggi la città. Ci sono pezzid’intonaco tra lestrade e i vicoli del centro storico cheraccontano Napoli piùdiogni guida. Muri come interfaccia, per gente che vi deposita segni e per chi quei segnili ritrova. Graffiti, streetart, «sbombolettate»che diventano storie daraccontare: inaspettate istantanee di una realtà urbana che nottetempo popola di forme, cromie e messaggi una Partenope immensa tela a cielo aperto. Da qui l’idea: «Napoli Paint Stories, street art&graffiti tour», passeggiata guidata fra murales, stencil, poster e graffiti alla scoperta dell’urban art napoletana, in programma il 7 febbraio (ore 14) con partenza da Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli. Promossa dall’associazione culturale «400ml» sarà l’occasione «per lasciarsi affascinare da una città fortemente viva dal punto di vista subculturale che trova nella strada lo spazio ad hoc per potersi esprimere – spiega l’ideatriceFederica Belmonte -. Un’iniziativa che mancava su un’artistica forma di comunicazione finora mai spiegata. E vorremmo diventasse un appuntamento fisso che ogni volta potrebbe rivelaresorprese: perlasuanaturaeffimera, la street art è infatti in continua evoluzione e lo stesso percorso potrebbe subire cambiamenti». A lei il compito di guidare i partecipanti (a numero chiuso, prenotazione al 333/1589423) nella lettura dei molteplici segni che si snodano lungo il cammino: via Cisterna dell’Olio, Santa Maria a Costantinopoli, via dei Tribunali, da San Biagio dei Librai a via Benedetto Croce. Strade battute mille e più volte durante il lungo lavoro di monitoraggio:«Attraverso continui sopralluoghi ed interviste fugaci con alcuni writers – prosegue l’ideatrice -, abbiamoricostruitountracciato delle diverse anime chesulle muradi questa città creano, si scontrano ma più spesso si incontrano». Molte portano la firma dei più famosi street artist partenopei Cyop&Kaf, Miedo, Zolta -, ma anche italiani ed europei – l’inglese Banksy, C215, Alice, Zilda – «che hanno scelto Napoli perché terreno fertile e realtà emergente di questa forma d’arte ancora in bilico fra legalità e non». Focalizzandosi sulle diverse tecniche e ponendo l’accento sulle differenze tra street art e i tag, le scritte – ultras compresi – e slogan, «lasceremo che sia la strada a parlarci di sé» aggiunge Gennaro Maria Cedrangolo, presidente di «400 ml», associazione che da anni esplora, valorizza e promuove l’arte e la creatività urbana – il suo stesso nome indica il contenuto di una bomboletta di vernice spray espresso in millilitri -. «Noi daremo degli input conclude -, affinché ognunopossainterpretarepersonalmente ciò che ha davanti. Perché è il trasmettere ed ilcomunicare adavere valore, al di là del messaggio in sé».

Articolo pubblicato il 2 febbraio 2015 su Il Mattino a firma di Alessandra Gargiulo.

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