Una macchina special per rimuovere i graffiti ma il cantiere è in ritardo

DARSENA VIA LE « TAG » DAL MERCATO

MILANO – Una macchina che rimuove i graffiti usando un getto di vapore secco a 170 gradi e sabbia fine, e una pellicola trasparente per mantenere protette le superfici. I tecnici del Comune stanno sperimentando questa tecnica per pulire dai graffiti i muri del mercato della Darsena, vicino a piazza XXIV Maggio. La tecnologia è offerta da una ditta catalana, ImesApi, e l’esperimento ha già funzionato a Barcellona. «Vogliamo proteggere dai graffiti tutta la Darsena perché è palese che il rischio è di vandalizzazione totale, quindi vogliamo trovare una soluzione prima che finisca il cantiere» commenta l’assessore Carmela Rozza . Stiamo facendo un appalto da 1,5 milioni di euro per pulire la città». Per i tempi dei cantieri della Darsena, invece, l’assessore ribadisce: «Siamo sereni, i lavori vanno secondo programma. Potremmo avere solo una coda di una quindicina di giorni sul Ticinello, ma per metà aprile sarà finito tutto». Per la piazza XXIV Maggio la data del 24 febbraio «probabilmente non verrà rispettata, perché stiamo facendo adesso parecchi lavori sulle vie adiacenti e restano lavori sui sottoservizi, ma il problema non è che sia pronta per febbraio ma perfettamente a posto entro aprile». L’ASSESSORE promette: «Entro febbraio faremo la delibera sui muri liberi, che saranno più di cento e a disposizione di chi vorrà disegnare, ma contemporaneamente rafforzeremo tutte le misure di protezione». Perché i graffitari continuano a colpire. Ieri alle 18.25 sono stati fermati cinque minori sorpresi da un passante mentre imbrattavano i muri dei bastioni di Porta Venezia. La Polizia che ha bloccato i writers: sono tutti 16enni italiani. È intervenuta anche la Polizia Locale, che sta indagando.

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5 Responses to Una macchina special per rimuovere i graffiti ma il cantiere è in ritardo

  1. Stefy Rispondi

    12 febbraio 2015 at 21:56

    La Polizia che ha bloccato i writers: sono tutti 16enni italiani. È intervenuta anche la Polizia Locale, che sta indagando.
    Embeh? Quindi?

    • Mariapaola Marchitto Rispondi

      20 febbraio 2015 at 23:30

      Cosa significa “embeh? Quindi?”. Invece le dico io cosa significa che la Polizia ha bloccato sedicenni italiani: che sono figli delle nostre famiglie, non provengono affatto da oltre confine, chiedono soldi al paparino anche per comprare le bombolette. Il problema ce l’abbiamo in casa, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito!! E facciamola finita con i genitori-adolescenti che si comportano da amiconi, perché scadiamo nel ridicolo. A ogni età la propria forma di comportamento, senza se e senza ma. Questo senso distorto del concetto di tolleranza che sta pervadendo l’Italia non è altro che il segno del proprio declino. E quanto accaduto a Roma a seguito di una misera partita di calcio non è che la punta di un iceberg.

      • Arianna Di Biase Rispondi

        25 febbraio 2015 at 19:06

        Mi unisco alle riflessioni della sig.ra Marchitto. Il disastro ce l’abbiamo in casa, spesso lo abbiamo prodotto noi attraverso il nostro distorto concetto di tolleranza, tramutatosi in lassismo, vigliaccheria, giustificazione dell’ingiustificabile. Il seriale “pensa” beccato nella mia città è un ventenne campobassano, i vari “usb”, “koala”, “manta” che il nuovo Questore di Campobasso sta cercando di scovare sono campobassani, alcuni dei paesi limitrofi. Di cosa stiamo parlando, sig.ra Stefy???

  2. daniele Rispondi

    19 febbraio 2015 at 17:19

    salve non servono macchine speciali per rimuovere graffiti , anche con una semplice microsabbiatrice che lavora con acqua e bicarbonato di sodio e a una bassisima pressione di esercizio,0,2 bar fino a 7 bar si riescono a togliere qualsiasi tipo di graffito,il problema sussiste quando si stendono le pellicole coprenti , sono pagliativi che servono a ben poco,unica cosa da fare è pulire piu spesso il graffito che viene fatto, il graffitaro poi alla fine desiste .a Firenze sta funzionando la tecnica fare una pulizia straordinaria e poi pulizie di mantenimentoquando necessarie.
    per info http://www.mazzini-ecosabbiature.it

  3. Mauro Bosio Rispondi

    26 febbraio 2015 at 11:47

    Si però la legge SIRCHIA sul fumo mostra che per “educare” tutti basta mettere regole severe e farle rispettate. In questo l’Italia ha mostrato che quando c’è la volontà politica i cittadini si sanno adeguare.
    Per quella LEGGE siamo stati d’esempio per molti paesi.

    Facciamo in modo che anche per il degrado e il vandalismo diffuso ci sia una legge severa. E vedrete che invece che credersi tutti dei – Raffaello da un muro e via,- se si garantisce una reale “protezione al patrimonio preziosissimo che avremmo l’obbligo di tutelare tutti con la determinazione che merita”, il cambio potrebbe essere veloce. Bisogna che si eviti di lasciar sperperare i pochi fondi che – oggi spesso vengono buttati per tanti scarabocchiatori compulsivi.
    Gente che: se punita come accade all’estero – troverebbe una buona ragione per smettere. Qui invece visto? Arrivano anche dalla Svizzera e dal Belgio..ecc. ecc, ecc.

    Però: esattamente come i fumatori più incalliti hanno potuto, velocemente, smettere di ammorbare aria e salute là dov’era concesso prima, dal momento che c’è stata una LEGGE precisa e pure BEN APPLICATA, volendo si potrebbe. MA VOLENDO!

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