Aggressioni sui mezzi l’Atm mette in campo cinquanta vigilantes

MILANO – Saranno armati ma non potranno salire a bordo dovranno sorvegliare mezzanini e fermate esterne L’anno scorso 150 episodi. Il controllo dei biglietti l’attività più a rischio Lunedì presi tre writers mentre imbrattavano i treni della linea 3.

Potenziare la sicurezza, sui mezzi pubblici e nei pressi di stazioni e fermate all’aperto, entro l’avvio di Expo. È la missione di Atm che punta a reclutare 50 nuovi vigilantes per sorvegliare metropolitane, trame autobus. Personale che da un lato verrà assunto direttamente dall’azienda, con un bando pubblico già aperto, e dall’altro verrà scelto rivolgendosi a una società di security, da selezionare sempre tramite una gara. Guardie giurate che potranno girare armate nei depositi, nei gabbiotti, alle fermate di superficie e nei mezzanini prima dei tornelli ma, garantisce l’azienda, non a bordo dei treni del metrò.

L’obiettivo è rendere più sicuri i mezzi pubblici, sia per chi li usa sia per i dipendenti stessi dell’azienda. Le aggressioni al personale di servizio, specialmente mentre svolge attività di controllo del biglietto, difatti non mancano. Anche se il fenomeno è meno accentuato rispetto ad altre città come Londra e Parigi. E, secondo Atm, in calo del 30 per cento negli ultimi tre anni. I dati: sono state 219 nel 2010 le aggressioni al personale di servizio tra superficie e metrò, 162 nel 2011, 136 nel 2012, 154 nel 2013 e 150 nel 2014. «Comunque troppe», aveva commentato anche l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran la scorsa settimana, dopo gli ultimi episodi. «Anche per questo – ha aggiunto Maran – Atm ha avviato una selezione di addetti alla sicurezza che garantisca maggiori tutele per gli altri lavoratori e per i passeggeri». Il tema della sicurezza nei depositi, poi, è più che mai urgente e attuale: lunedì notte il personale di Atm è riuscito a bloccare tre writers che si erano intrufolati nel deposito del metrò di San Donato per imbrattare i treni della linea 3. I tre giovani, due svizzeri e un belga avvistati dalle telecamere, sono stati bloccati, arrestati e saranno processati nei prossimi giorni. Un test sull’operazione sicurezza risale già all’anno scorso, con una sperimentazione di sei mesi appaltata a una ditta esterna per la formazione degli addetti. Ora il piano diventa operativo. E si divide in due.

Il bando pubblico, già online sul sito dell’azienda, è il primo passo per assumere 15 vigilantes per «potenziare la struttura di vigilanza della security aziendale» con «professionisti qualificati» con queste mansioni: «sorveglianza e protezione del patrimonio immobiliare e dei beni mobili di Atm, attività di deterrenza e controllo sull’intera rete di esercizio, trasporto valorie controllo accessi». Requisito non vincolante ma preferenziale è «il porto d’armi in corso di validità per le guardie giurate». Guardie giurate che non possono intervenire, ricorda l’azienda, per questioni di ordine pubblico.

PER SAPERNE DI PIÙ www.atm.it

 

Articolo di ILARIA CARRA pubblicato su La Repubblica il 25 febbraio 2015

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