Anche i rifugiati tra gli “angeli della città” che ripuliscono Arezzo dalle scritte

Domani in 59 tra aretini e stranieri parteciperanno all’iniziativa. Partendo da via de’ Mannini

AREZZO – Pennelli e vernici per cancellare scritte e graffiti dai muri. Tornano in azione gli angeli della città e, questa volta, concentreranno il loro intervento in alcuni degli angoli più suggestivi di Arezzo. Il progetto, lanciato dal Comune già lo scorso anno, si avvale del supporto di varie realtà del territorio che si mettono a disposizione per piccoli interventi finalizzati al mantenimento del decoro urbano. Quest’anno sono già 59 gli aretini che si sono detti pronti a mettersi al lavoro. L’appuntamento è fissato per le 9.30 di domani in via de’ Mannini. Qui i volontari, armati di pennelli e vernici, provvederanno ad eliminare dai palazzi graffiti e scritte. Il tour anti degrado proseguirà poi in vicolo Capitano Ardelli, piazza del Popolo e piazzetta Logge del Grano. “La partecipazione attiva dei cittadini – prosegue Dringoli – è parte fondamentale di sensibilizzazione e di esempio concreto della necessità e volontà di prendersi cura del patrimonio comune. Ringrazio per la disponibilità a far parte di questo gruppo i cittadini, le associazioni Arci Solidarietà e Bangladesh, gli studenti del Convitto e di altre scuole cittadine e la Consulta degli studenti. Una disponibilità che si sta allargando anche ad altre realtà del territorio. Inoltre è attiva da tempo una consulta che ha il compito, tra gli altri, proprio di supervisionare lo stato del degrado urbano e richiedere interventi mirati”. L’idea di partire da via de’ Mannini è nata in seguito alle segnalazioni che arrivate direttamente agli uffici comunali da parte di alcuni cittadini che hanno evidenziato la presenza di scritte indecorose nei muri. “Rimediare i danni che altri hanno fatto è esempio di educazione civica e di rispetto per i beni comuni spiega Nino Materazzi di Arci solidarietà – ma rappresenta anche un momento importante di integrazione. Fare cose insieme è un bisogno presente in una società che si sta trasformando”. Posizione condivisa anche da Simone Neri dell’associazione culturale Bangladesh, nata nel 2007 e che “condivide sempre questo tipo di iniziative. E’ un segnale di partecipazione attiva di rifugiati e richiedenti asilo alla cura della città che li ospita”. Parteciperanno anche la Consulta degli Studenti, come ricorda Aldo Mazzi, e il Convitto Santa Caterina. Il Comune fornisce i materiali per gli interventi, tesserini e giubbotti con la dicitura “Angeli della Città” per i volontari e tutte le autorizzazioni necessarie alle attività. Via le scritte L’iniziativa di domani, che partirà da via de’ Mannini, è stata presentata dall’assessore Franco Dringoli.

Articolo di Claudia Failli pubblicato il 27 febbraio 2015 su Corriere della Sera

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