Via le scritte da via Po: già venerdì sarà pulita

TORINO – È partito, e proseguirà sino a venerdì, il repulisti di via Po. Le colonne imbrattate dalle bombolette spray dei writer e dalle affissioni abusive stanno pian piano tornando color crema: a svolgere l’operazione per conto di Amiat è una squadra di cinque operai della società «Nuove Tecnologie Applicate», armata di acqua a pressione, vernici nanotecnologiche e liquidi detergenti in grado di non danneggiare le superfici trattate. Un’operazione «lunga» un chilometro e mezzo, che non sta seguendo un andamento preciso: sulla via non è stato previsto un divieto di sosta plurigiornaliero e quindi camioncino e transenne si spostano a evenienza, dove c’è posto. I lavori ieri si sono fermati davanti alla chiesa di San Francesco da Paola: intanto lo scudetto «Juve 32» disegnato all’altezza di via Ozanam è ancora lì, intatto, da maggio dello scorso anno, sopravvissuto pure all’analoga operazione della scorsa estate. Il Comune sta spendendo 360 mila euro per cancellare i graffiti di via Po, piazza Castello e via Cernaia in vista dell’Ostensione della Sindone.

Articolo di Noemi Penna pubblicato su La Stampa del 15 aprile 2015

Share This Post

One Response to Via le scritte da via Po: già venerdì sarà pulita

  1. Alessio Valdi Rispondi

    15 aprile 2015 at 11:03

    Ecco un bel nero su bianco con prezzi precisi..e luoghi che vengono puliti e perché.

    E’ un piacere scoprire che è possibile. A Milano, invece, sembra molto complicato per i cittadini normali sapere come si sta procedendo alla pulizia dei graffiti su edifici del comune prima dell’inaugurazione Expò del primo maggio. A parte l’effervescenza del volontariato (che mostra un senso di responsabilità inimmaginabile e continua, chissà perché, sempre e solo, ad autofinanziarsi…) e molti murales che spuntano ovunque a fianco di pareti immonde che nessuno si fila, sembra che i turisti di Expò si aspettino il aprire nel 2016. Tanto per dire: le centraline gialle vetuste dei Taxi, inutili da anni e imbrattatissime di tag e cartelli di ogni saltano ancora oggi 15 aprile all’occhio. Peccato i tassisti non abbiano ricevuto da anni la fornitura dei tesserini utili a rispondere e a prendere le corse. Solo brutti Totem che onorano l’immobilismo dilagante.

Rispondi a Alessio Valdi Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>