L’iniziativa «Energy box» L’arte di 50 writer arriva sui semafori

Milano

Oggi si «colorano» le vasche di contenimento del Seveso antistanti la piscina Scarioni grazie alla disponibilità di Davide «Atomo» Tinelli, artisti urbani e di madonnari mantovani. Saranno presenti l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Maria Carmela Rozza, il presidente di Ascopratocentenaro Carlo Proserpio. Dal 10 al 20 settembre, invece, il progetto Energy box porterà nelle strade 50 artisti selezionati da A2A e Fondazione Aem con la supervisione di Flavio Caroli che eseguiranno le loro opere su 150 centraline semaforiche dal centro alla periferia.

Articolo del Corriere della Sera di Paola D’Amico del 9 Settembre 2015

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2 Responses to L’iniziativa «Energy box» L’arte di 50 writer arriva sui semafori

  1. Enza P.C. Rispondi

    10 settembre 2015 at 08:01

    leggendo qua e là trovo questi virgolettati sull’argomento:

    “Questa iniziativa ci consente di donare bellezza a semplici elementi di arredo pubblico – spiega l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno – che sono fondamentali per il corretto funzionamento di una grande città. Grazie all’intervento di questi artisti straordinari, riusciremo a conciliare efficienza ed estetica, trasformando Milano in una vera e propria galleria a cielo aperto. Questo progetto si colloca all’interno delle iniziative promosse dal Comune di Milano che intendono mettere a disposizione ‘muri liberi’ ai writer ma allo stesso tempo essere di contrasto ad atti di puro vandalismo”.

    “È inutile vietare: il problema è piuttosto creare un meccanismo di qualità tra tutti gli artisti, in modo che siano loro a decidere dal punto di vista estetico cosa è bello e cosa non lo è. ‘Energy box’ è un esempio di questa necessità – aggiunge il Prof. Flavio Caroli – per poter trasformare la ‘creatività marginale’, che citavo in ‘La Politica dell’Arte’ in una creatività che arrivi al centro, cioè che sia di utilità pubblica. Ecco perché io intitolerei questa manifestazione ‘Creatività Applicata 2.0′.”

    OTTIMO TUTTO DUNQUE. Arte stradale di qualità e gratis.
    MA MI DOMANDO PERCHè MAI NON “PAGARE QUESTI ARTISTI”? Solo quelli che è “accertato” che non imbrattano abitualmente?

    LA MANUTENZIONE, NORMALE E DOVUTA, DELLE CENTRALINE NON è PRATICAMENTE ESISTITA.
    Sono ributtanti sia per tag e scritte varie, sia per consunzione e per l’accumulo di smog di anni e anni.

    Trovo triste e sbagliato lo sfruttamento di chi produce arte e non viene retribuito.
    Ma SOPRATTUTTO E’ PENOSO E TRISTE IL FATTO CHE ALCUNI DEI “PRESCELTI” SIANO ANCHE VANDALI CON TANTO DI PROCESSI IN CORSO E CHE A LORO NON VENGA – ALMENO CHIESTO – DI RIPULIRE I DANNI ENORMI FATTI AI PRIVATI . SONO TUTTI BELLI IN VISTA E FOTOGRAFATI RIPETUTAMENTE E ANCHE MOOOOLTO MOLTO RECENTI.

    GENTILE ASSESSORE DEL CORNO E GENTILE PROFESSOR CAROLI ..ASPETTIAMO RISPOSTE CHIARE.
    PERCHè non si rieducano società malate mettendosi opportunistiche fette di patate sugli occhi.
    Chi ci vede bene c’è e concedere spazi d’espressione a chi già se li prende abitualmente, postando sciocche firme ovunque, a totale spregio di tutto e tutti, non porta da nessuna parte. Anzi produce comunicazione pessima e l’arte vera MERITA DI PIù.

  2. Walter Rispondi

    13 settembre 2015 at 07:37

    Che fatica tenere pulite le centraline come lo sono all’estero.Allora inventiamo una cosa.Invece di pulirle, decoriamole (facendo passare il decoro come arte).Serrande decorate,muri decorati,ponti decorati,qualsiasi campitura a tinta unita sia decorata,immergiamoci in questa enfasi decorativa,e come scusa a questa comoda operazione gridiamo al mondo che Milano è diventata un museo a cielo aperto!Mica si vorrà criticare l’arte?E’ un po’ come mettere profumo per nascondere il cattivo odore invece di lavarsi.

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