Da solo combatte contro vandali e degrado La storia di un cittadino che ha ripulito la zona dei nuovi ascensori: era stata imbrattata dai graffitari

Fucecchio

A volte un gesto – anche piccolo – può assumere un grande valore simbolico: a Fucecchio succede che – nella zona dei nuovi ascensori – ci sia chi ha “battezzato” la struttura coi soliti graffiti, che lasciano il tempo che trovano. Per questo un artigiano fucecchiese – Sergio Pieri – si è armato di diluente e ne ha rimosso uno, che aveva imbrattato la zona attorno alla fontana, a poche decine di passi dagli ascensori che collegano la parte bassa (quella degli “ingiuesi”) col centro storico dove vivono gli “insuesi”. Pieri è uno di questi e si schernisce e quasi s’imbarazza quando gli diciamo che vorremmo raccontare il suo gesto:«L’ho fatto per dovere – racconta – perché non è giusto rovinare una cosa pubblica: alla fine è bastato soltanto prendere un po’ di diluente e passarlo sopra il graffito». La scritta rimossa non è di per sé offensiva, almeno non nel contenuto (è il classico messaggino d’amore tra adolescenti) ma comunque imbrattava l’area degli ascensori, che sono costati milioni di euro e che rappresentano uno dei patrimoni dei fucecchiesi del domani. Gli ascensori – anche se a volte bloccati o funzionanti per metà – hanno rappresentato un cambiamento epocale per la vita degli insuesi, che ora possono lasciare l’auto a valle e tornare alle proprie case a piedi, col risultato di non ingolfare le già strette stradine del centro alto. E’ chiaro che non è certo una scritta a rovinare tale patrimonio però è altrettanto vero che da un graffito – per emulazione – si passa a due, poi dieci e poi chissà quanti, che purtroppo già campeggiano sulle mura interne degli ascensori. Un po’ lo stesso problema che si era presentato in passato al parco Corsini (dove più volte l’amministrazione è dovuta intervenire per rimuovere messaggi più o meno sgradevoli) oppure sul poggio Salamartano, che tuttora è colpito da questo problema, sulle panchine come sui colonnati della chiesa delle monache. L’azione di Pieri ha raccolto molti commenti favorevoli anche sui social network e poche sparute critiche, sempre basate sulla solita logica e cioè che i problemi di Fucecchio sono altri. In base a questo ragionamento, tuttavia, si finisce in un immobilismo che non porta certo a risolvere i problemi, piccoli e grandi che siano. Pertanto ben vengano le azioni come quelle di Sergio Pieri, ovviamente senza mettere a rischio la propria incolumità. E poi il Comune sta cercando cittadini disposti a mantenere il verde pubblico: il gesto di questo signore dimostra che la disponibilità a dare una mano c’è.

fucecchio

Il marmo della fontana com’era stato imbrattato

fucecchio dopo

L’opera di pulizia fatta da Sergio Pieri

Articolo de Il Tirreno di Marco Sabia del 10 Settembre 2015

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