Raid a colpi di spray. Vacanze finite anche per i vandali

Olgiate

Raid vandalico in centro. Nel mirino sono finiti diversi edifici privati, compreso il teatro Aurora dell’oratorio. Imbrattati il muro del porticato in via Vittorio Emanuele, la recinzione di villa Giardini, la nuova piazzetta in via Vittorio Emanuele e una serie di cartelloni. Code del raid in via Michelangelo vicino alla casa anziani, dove è stato sporcato un altro muro, in via Volta, in via San Gerardo e in via Volpi Caimi. In azione uno o più graffitari , armati di bombolette spray di diversi colori. Lo stile non uniforme di scritte e disegni accredita l’ipotesi che non abbia agito un writer solitario. Nessuno ha visto «Abbiamo già provato a chiedere ai residenti in zona, ma nulla hanno visto – spiega l’assessore allo Sport, Commercio e Associazioni, Simone Moretti – È stato fatto di sera tardi o di notte. La polizia locale ha chiesto di acquisire i filmati registrati dalla telecamera della banca, presente nella piazzetta di via Vittorio Emanuele, per capire se ci possano essere elementi utili all’individuazione dei responsabili».

Anche in questo caso l’amministrazione comunale fa appello alla collaborazione dei cittadini: «Se qualcuno avesse visto qualcosa – aggiunge Moretti – o fosse a conoscenza di elementi utili, ce li comunichi». Linea dura, annuncia l’assessore Moretti: «Dovessimo riuscire a identificare gli imbrattatori, non ci saranno punizioni alternative, ma saranno obbligati a pulire i muri che hanno deturpato e a ripagare i danni arrecati. Deve esserci la certezza della pena. Basta falsi buonismi, si deve tornare ai vecchi sistemi, per cui chi sporca pulisce e chi rompe paga. Sono le regole del buon vivere civile di una comunità».

Tolleranza zero di fronte al riproporsi del problema, garantisce Moretti: «Il graffito studiato per riqualificare zone degradate va bene e può diventare l’occasione per coinvolgere e responsabilizzare i ragazzi, ma quelli che sono stati fatti in centro sono scarabocchi che denotano assoluta mancanza di rispetto per il paese. Mi augurerei che non fossero stati ragazzi di Olgiate perché, poiché in altri casi gli autori sono già stati puniti, vorrebbe dire che non è stato recepito a sufficienza il messaggio che prima o poi si viene beccati. Allora, tanto più, serve un segnale forte ».

Intanto il Comune si è attivato per capire come si possa intervenire: «Ci stiamo interessando anche con il gruppo di volontari di Como che ripulisce i muri della città per capire come fare, dopodiché lo faremo sapere ai proprietari degli edifici colpiti. Non possiamo intervenire direttamente, essendo proprietà private – conclude Moretti – Di certo i muri vanno ripuliti per una questione di decoro e anche per evitare il rischio che scarabocchio chiami scarabocchio». L’amarezza

Amareggiato anche il sindaco, Maria Rita Livio: «In questo momento c’è in giro una banda di ragazzi, più o meno grandi, che si diverte in questo modo. Me l’hanno confermato alcuni ragazzi con cui mi sono fermata a parlare, ma loro non conoscono i nomi. Ho invitato questi giovani a chiamare la polizia locale qualora vedessero qualcuno che scrive sui muri, in modo da poterli cogliere sul fatto».

Nel caso si arrivasse all’identificazione dei writer, il sindaco assicura: «Come è già successo con i ragazzi che avevano imbrattato un muro privato, dovranno prima scusarsi, poi pulire e riparare con qualche lavoro socialmente utile». E si procederà con la segnalazione al tribunale dei minori.

 

Articolo de La Provincia di Manuela Clerici del 11 Settembre 2015

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