La Cattedrale deturpata dai vandali. Scritta imbratta la parete laterale. Don Cencioni: «La prima dopo dieci anni». Il sagrato usato come pista da skateboard

Grosseto

Forse una sigla, un soprannome, un codice. Il soprannome di un writer o un messaggio noto solo agli appartenenti a qualche sottocultura urbana. Una scritta con lo spray deturpa da giorni la parete laterale destra del Duomo, che guarda verso palazzo Aldobrandeschi. Sono parole incomprensibili e di colore rosso, “spruzzate” da una mano ignota e che hanno sollevato l’ira di cittadini e Curia. Se proviamo a leggervi un senso compiuto la fatica è inutile: l’autore pare aver compiuto il gesto per il solo gusto spavaldo di imbrattare il monumento più importante della città. «A mia memoria è la prima volta che toccano la parete del Duomo – sbotta un cittadino – E questa è la parte più antica della Cattedrale dato che la facciata è stata rifatta: uno sfregio». Anche Don Piero Caretti scrolla le spalle: «Qui intorno – dice – è tutta una sporcizia: gli episodi non si contano. Se andate a controllare davanti alla Libreria delle Suore Paoline c’è proprio un angolino che viene scambiato per orinatoio…» E in effetti è così. Marco Rossi, che gestisce l’attività insieme alla collega Ilaria, conferma il tutto indicando il punto dolente: un piccolo scorcio sulla sinistra della Cattedrale, davanti alla libreria e al Comune. Chi passa di lì lega la bicicletta alle tubature: ma «è proprio in quel punto – dicono Marco e Ilaria – che viene seminato di tutto». In primis i bisogni corporali «non solo di ragazzi ma anche di adulti». Clochard e senzatetto, sbandati che scambiano il Duomo per una toilette. È successo anche in questi giorni. «Quando è affiorata la scritta vandalica sulla parete – lamenta don Franco Cencioni, preposto del Capitolo della Cattedrale – lì sotto la scritta, nell’angolino, abbiamo trovato anche altro: urina, escrementi. È la prima scritta vandalica che affiora da quando è stato fatto il restauro, sono passati 10 anni. C’è bisogno – dice – di ritrovare tutti un senso di civiltà, di appartenenza e di principi sani». Riguardo alla pulizia «stiamo provvedendo e anche il Comune si è reso disponibile con i propri mezzi», ma si attende la Soprintendenza. Così la Cattedrale lancia il suo ennesimo grido d’aiuto: anche di recente c’è stato chi ha seminato sporcizia, cartoni di pizze. Chi ha spalancato il portone lanciando bestemmie; chi ha bivaccato sulle scale, giocato a pallone contro l’ingresso. Di recente – spiegano alla Libreria – una delle ultime tendenze pare quella di andare con lo skateboard sul sagrato e lanciarsi a tutta birra giù per le scale, verso il Vicolo del Duomo. Ieri intorno alle 18, proprio sul sagrato e davanti al portone, alcuni bambini si lanciavano col monopattino lungo la facciata e la percorrevano tutta, fino a raggiungere la parete laterale imbrattata (e ritorno).

Articolo de Il Tirreno di Elisabetta Giorgi del 26 Settembre 2015

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