Sottopasso: brutto e impossibile

Calco

La gente preferisce attraversare la strada provinciale, rischiando di essere investita (nonostante le strisce pedonali), anziché usufruire del più sicuro sottopasso che si trova in prossimità della rotonda di Largo Pomeo. Il motivo di tale scelta sta, a ragion veduta, nello stato in cui versa questo attraversamento sotterraneo: allagato quando piove, con i muri ormai in balia di mediocri graffitari, con bottiglie di birra rotte e una nauseante puzza di urina. Circa un anno fa, il nostro giornale si era occupato dello stato di degrado del sottopasso ma, interpellati, gli amministratori comunali di allora avevano «rimpallato» il problema alla Provincia, unica responsabile della manutenzione del passaggio e dei due montascale per portatori di handicap ed anziani. Nell’articolo avevamo inoltre sottolineato un fatto abbastanza curioso: l’utilizzo di questi dispositivi era, e lo è tuttora, subordinato al possesso di una tessera da ritirare negli uffici comunali di Calco. Ma se la persona disabile fosse stato residente in un altro comune e solo casualmente di passaggio? La domanda, se non ricordiamo male, non aveva avuto alcuna risposta. Interpellato, il nuovo sindaco Stefano Motta ha così risposto: «Per ora non ci sono pervenute segnalazioni di malcontento da parte dei cittadini. Conosco poco la problematica, ma è evidente l’errore di origine nel prevedere e nel realizzare un sottopasso così angusto e scarsamente accessibile, specie per le persone diversamente abili. Ciò che possiamo fare è verificare gli accordi presi a suo tempo con la Provincia ed intervenire per la manutenzione».

Articolo de Il Giornale di Merate di Roberta Orsenigo del 20 Ottobre 2015

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