Città più pulita grazie ai ragazzi dei centri diurni

Terni

Un gesto concreto, un atto simbolico, un esempio per tutti i cittadini. È partita ieri al parco Ciaurro l’iniziativa promossa dai centri diurni dell’Asl Girasole, Macondo, Spazio Insieme e Arcobaleno che vede gli utenti dei centri diurni con problemi psichiatrici impegnati nella pulizia del parco, tra i più degradati della città. «È un passo che segna un maggiore senso di appartenenza alla città – spiega l’assessore comunale ai lavori pubblici Stefano Bucari – un modo per mettersi a disposizione della comunità in modo utile e concreto e al tempo stesso di responsabilizzarla». «Perché ci auguriamo – aggiunge Bucari – che vedendo questi ragazzi che puliscono il parco, i ternani siano stimolati ad avere maggiore rispetto per i luoghi della città, e magari a dare una mano a ripulirli». D’altra parte quella dei centri diurni non è un’iniziativa isolata: «Ci sono altre esperienze che si stanno formando, come Retake e altre associazioni e comitati spontanei impegnati a ripulire la città». «In questi giorni siamo impegnati nella pulizia del muro di via Fratti, che stiamo attuando in collaborazione con l’Asm – spiega Maurizio Catanzani di Retake, anche lui presente alla presentazione dell’iniziativa – e domenica lo riverniceremo». I ragazzi dei centri diurni – in gruppi di cinque o sei – passeranno tre ore al parco Ciaurro tre volte a settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e lo libereranno dalle cartacce, le bottiglie e gli altri rifiuti che vengono lasciati sul grande prato amato dai podisti ma anche dai giovanissimi che lo frequentano soprattutto di sera. «Ovviamente questa iniziativa non toglie niente agli obblighi che il Comune ha riguardo alla manutenzione degli spazi verdi – aggiunge Bucari – ma sicuramente è anche un messaggio simbolico quello che arriva da questi ragazzi con problemi che si mettono a disposizione della città». «È anche l’a vvio di un nuovo percorso per questi ragazzi, che vorremmo si svolgesse sempre più in autonomia» dice Stefano Lucaroni, responsabile dei centri diurni dell’Asl. «Il passaggio è quello da ragazzi assistiti a assistenti al lavoro aggiunge Lucaroni – un esempio per chi frequenta il parco e al tempo stesso un’attività che ci auguriamo possa continuare anche in altre forme». Un esempio, perché la pulizia di un luogo è il primo incentivo a tenerlo pulito. «Non si ha rispetto per un luogo degradato, mentre se si attraversa un parco pulito, si è spontanemente portati a lasciarlo tale». E il progetto servirà anche a misurare il grado di civiltà raggiunto dalla popolazione ternana. «Avremo anche un indice di misurazione dei rifiuti raccolti, che ci permetterà di verificare se, dopo l’avvio di questa campagna, i ternani impareranno ad avere più rispetto di questo parco». La scelta del Parco Ciaurro, non è stata casuale, spiega Giovanna Tamburrini, operatrice dell’Actl in forza al centro Girasole e autrice del progetto: «L’idea ci è venuta quando ci siamo accorti che portare qui i ragazzi era diventato pericoloso a causa dei vetri e di altri rifiuti abbandonati. Eppure è uno degli spazi più belli a disposizione dei cittadini». Il parco Ciaurro era davvero nel totale abbandono e degrado: «Così abbiamo deciso di prendercene cura». Prima di passare all’azione, i ragazzi sono stati adeguatamente formati: «Abbiamo avuto due corsi: uno sugli attrezzi da utilizzare per la pulizia e l’altro – tenuto dal Cai sulla flora e la fauna che ha visto comunque anche alcune nozioni storiche sul parco. «È un modo per uscire dai centri e inserirsi nel territorio, passare – come si diceva – da assistiti ad assistenti – e il sogno è quello che questa esperienza possa portare anche ad un inserimento lavorativo».

Articolo del Giornale dell’Umbria del 24 Ottobre 2015

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