Cimolais, controlli negli zaini per individuare l’imbrattatore

Cimolais

Il direttivo del Parco delle Dolomiti friulane ha dichiarato guerra all’imbrattatore alpino. L’ente con sede a Cimolais ha disposto controlli a tappeto tra gli escursionisti per individuare chi si diverte a tracciare scritte e disegni sulla roccia. Guardie del Parco e forze dell’ordine potranno anche perquisire gli zaini in caso di condotte sospette. Se saranno rinvenute bombolette spray, per l’ignoto writer montano potrebbero scattare sanzioni penali e civili, nonché l’obbligo di ripulire le porzioni di vette e cenge sporcate nel tempo a suon di vernice rossa. Nelle ultime settimane, i volontari del Cai che si sono prodigati a bonificare i siti imbrattati hanno infatti detto basta: sino a che il Parco non avesse dimostrato la volontà di bloccare questi episodi, nessuno avrebbe più aderito alle campagne di pulizia. Si tratta di battute d’alta quota con decine di persone impegnate a scalpellare la roccia per rimuovere lo strato rosso. Dall’indicazione del sentiero a cerchi e forme geometriche passando per i nomi delle compagnie telefoniche utilizzabili in un certo punto del territorio, negli anni l’imbrattatore delle Dolomiti ha davvero dato sfogo alla fantasia.

Articolo del Messaggeroveneto di Fabiano Filippin del 6 Novembre 2015

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