Sottopasso affidato agli studenti

Chions

Trasformare un sottopasso imbrattato dalle scritte in una sorta di “porta d’ingresso” a un’oasi naturalistica, coprendo gli attuali graffiti che lo deturpano con immagini che richiamino l’ambiente. È la “sfida” di Autovie Venete agli allievi delle scuole superiori della provincia di Pordenone, con un concorso di idee per la realizzazione di un murale sulle pareti del sottopasso autostradale della A28 che collega il centro di Villotta di Chions con i laghetti di Cesena e Taiedo. Il titolo dell’iniziativa è “Colora il sottopasso”. I due laghetti si sono formati proprio in seguito agli scavi per la costruzione dell’autostrada A28. Intorno a loro si è sviluppata un’oasi avifaunistica: l’intento è dare il benvenuto a chi vi arriva con un’opera significativa, che prenda il posto degli attuali “scarabocchi” tipici di questo e innumerevoli altri sottopassi. «L’idea – spiega il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin – ci è venuta perché attraverso quel sottopasso in primavera transitano le scolaresche che, accompagnate dalle maestre, si recano in visita ai laghetti. E allora ci siamo detti: perché non valorizzare questo passaggio, affidandoci alla creatività dei ragazzi?». Ha così preso forma il bando per il concorso, pubblicato giovedì sul sito www.autovie.it: a questo indirizzo si trovano anche gli allegati necessari all’iscrizione. Il bando è rivolto a tutte le scuole superiori della provincia e ai corsi di specializzazione in grafica e design. Il concorso mette in palio, per la classe o il gruppo di allievi che risulterà vincitore, tre computer portatili adatti a chi si occupa di illustrazione e disegno figurativo. Il bozzetto vincitore verrà poi realizzato a cura della concessionaria autostradale. Sarà personalizzato con una targhetta d’identità, con i dati del gruppo o classe della scuola vincitrice. I ragazzi hanno tutto il tempo necessario per ideare e preparare il progetto: la scadenza per la presentazione è stata fissata alle 12 del 15 marzo 2016.

Articolo del MessaggeroVeneto di Andrea Sartori del 14 Novembre 2015