Vandalo ferisce il monumento al carabiniere

CASTELLO D’ARGILE

IL MONUMENTO ferito. Imbrattato. Armato di bomboletta spay un ‘writer’ ha lasciato sui muri della scultura di Castello d’Argile quello che probabilmente è un messaggio d’amore alla fidanzata senza rendersi conto che così ha ‘deturbato’ la memoria del brigadiere Andrea Lombardini. Scritte e semplici scarabocchi sono apparse l’altra notte anche sul nome del militare. Lombandrini faceva parte del comando della stazione dell’Arma di Castello d’Argile, e fu ucciso la sera del 5 dicembre 1974 in via Macero ad Argelato da un gruppo di banditi dell’area di Autonomia che per autofinanziarsi si stava preparando ad assaltare il portavalori di una Banca. Il furgone corazzato stava trasportando le paghe dei lavoratori del vicino zuccherificio. Il brigadiere cadde raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco. Da allora l’anniversario della sua uccisione viene commemorato e celebrato con una messa solenne.

IL SINDACO di Castello d’Argile Michele Giovannini è arrabbiato, ma vuole dare la possibilità al vandalo di redimersi: «La denuncia in questi casi scatta d’ufficio e in quella zona abbiamo una telecamera che potrebbe aver ripreso il ‘writer’. Nonostante questo, vogliamo dare la possibilità al vandalo di riparare al grave atto che colpisce l’intera comunità. Abbiamo già pronti pennello e vernice in municipio e se vuole lo aspettiamo». Ci sono giovani in paese che sono attenti alla storia di Argile: «Abbiamo anche dei bravi ragazzi – prosegue Giovannini – che, totalmente estranei ai fatti ma mossi da buona volontà, si sono resi disponibili a coprire le scritte». Intanto, sul sito internet del Comune e sul profilo Facebook del primo cittadino è apparso lo stesso messaggio: «L’amministrazione comunale con rammarico vuole fare notare a coloro che hanno scritto con bombolette dei messaggi d’amore sul monumento dedicato al brigadiere Lombardini, che, oltre ad avere imbrattato un bene pubblico, hanno mancato di rispetto alla memoria di un uomo caduto nell’espletamento del suo lavoro a favore di tutta la Comunità». La polizia municipale dell’Unione Reno Galliera visionerà i filmati delle telecamere per individuare il teppista autore delle scritte.

Articolo de Il Resto del Carlino di Matteo Radogna del 28 Novembre 2015

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