Bloccati a Orio al Serio i tre writers in trasferta sui cellulari le prove dei blitz sui treni

Milano

Erano monitorati. Il loro arrivo annunciato, atteso. Da writers amici milanesi, ma anche dai vigili e dal magistrato Elio Ramondini che ha diretto le indagini coordinate dal comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo.

Gli investigatori sapevano che i tre studenti spagnoli di Madrid, due diciottenni e un diciassettenne, avevano i biglietti aerei per Orio al Serio. Volo di andata il 27 novembre, ritorno il primo dicembre, compagnia low cost. Per dormire, avevano prenotato in un ostello di Milano dove hanno trascorso 4 notti. Il loro viaggio da turisti con le bombolette spray, iniziato subito male è finito peggio: fermati dagli agenti della Polaria all’aeroporto bergamasco prima che si imbarcassero sul volo delle 18 per la capitale spagnola. Avevano già fatto il check in e, senza aver imbarcato valigie (solo bagagli a mano) erano in fila per passare il varco.

Sono stati denunciati per danneggiamento di mezzi pubblici aggravato da futili motivi. E se ne sono tornati a casa, «dai genitori arrabbiatissimi», senza i loro 3 cellulari, 2 macchine fotografiche e telecamera digitali sequestrati. Perso l’aereo, hanno pure dovuto rifare il biglietto e non avevano più i soldi neanche per comprarsi un panino. Così hanno telefonato ai genitori per chiedere un money transfer. Ed è stata la mamma del minorenne a fare i biglietti per il figlio e i suoi due amici (500 euro).

Volevano postare su Internet tutto il materiale delle loro imprese a Milano, i selfie fatti vicini ai vagoni firmati da loro, le foto con le braccia alzate accanto a una macchina dei vigili in piazza Duomo. Su Internet erano pronti a piazzare le imprese tra i writers su Instagram dove «Thank God Expo is over», scrive “spraytrains” lanciandone l’hashtag.

«Questi writers pensano che non bisogna più mostrare al mondo la faccia pulita di treni e metropolitane e che ci siano meno controlli», dice Fabiola Minoletti dell’Associazione nazionale antigraffitti. «Almeno ora ricominciano a girare le metro dipinte», commenta “lele_layup” . «Esatto! Vieni a Milano un giorno di un weekend?», l’invito di “spraytrains”. «Credevano di farla franca, mi sa che non verranno più», spiegano dalla polizia locale. Perché la linea dura prosegue: oltre alla unità tutela decoro urbano guidata dal comandante Tullio Mastrangelo, a Milano c’è anche una procura che è diventata più rapida per contrastare le azioni dei graffitari vandalici. Lo dimostra il pm Elio Ramondini che velocemente, saputo dalla polizia locale che i 3 spagnoli sarebbero partiti l’uno dicembre alle 18 da Orio al Serio, emetteva un decreto di perquisizione e sequestro di tutti gli apparati informatici dei ragazzi. I loro amici milanesi gli avevano indicato dove agire e come, confidando in controlli meno severi. Non hanno imbrattato a caso, scegliendo di spruzzare le loro 3 tag (Siso, Oter e Blond) sui treni fermi nei depositi a Garibaldi e Fiorenza, e sui vagoni dei metrò al deposito della stazione Comasina e a Cascina Antonietta a Gorgonzola.

David R.S., Jorge O.R. e il minorenne erano stati subito “beccati” dai carabinieri con 7 bombolette grigio, nero, verde, giallo, viola e fucsia a Cascina Antonietta, il 28 novembre. Imbrattavano una canalina in acciaio. Uno di loro era stato anche fermato dal personale Atm e vigili a Comasina alle 23 del 30, mentre gli altri 2 scappavano.

Articolo del la Repubblica di Simone Bianchin del 3 Dicembre 2015

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One Response to Bloccati a Orio al Serio i tre writers in trasferta sui cellulari le prove dei blitz sui treni

  1. Ida Del Colle Rispondi

    4 dicembre 2015 at 06:55

    Ecco ora “per la logica della presunzione di azioni vandaliche multiple” .. dovrebbero pagare salato il giochino.
    Tipo che se prendi un treno per due fermate e ti beccano che non hai il biglietto, oltre alla multa pesante, paghi il biglietto di viaggio per l’intera tratta del treno (che magari arriva a Milano da Reggio Calabria).

    I peggiori però sono gli ospiti vandali, che non contenti del danno che producono al Paese, invitano pure gli amichetti spagnoli a far scempio in Italia. Ma ce l’hanno sti qua genitori e nonni che arrancano per arrivare alla fine del mese?
    lo sanno o no che poi i costi per rimediare ai danni fatti ricadono su prelievi economici tolti ai servizi essenziali proprio dei meno fortunati? I soldi non si riproducono come il pane e i pesci, si consumano o per una cosa o per l’altra e alla fine si pescano dove capita e dove è più comodo.
    Sveglia bambolettari e bombolettari. Tra l’altro producete gravi danni ecologici.
    Non ve ne frega niente vero? A voi basta fare i fighi imbrattatori su pc e telefonino di ultima generazione. Chissà che arrivi un giudice creativo che decide di far tritare in un frullatore pc e telefonini,
    Chi la fa l’aspetti dice il proverbio e visto che rompono e sporcano tutto magari si ricordano che è fastidioso vedere distrutta la propria roba.

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